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Il Ceis spostato nell’area della stazione?

Puntuale come gli appuntamenti periodici si è aperta la discussione sullo spostamento del Ceis, l’asilo Italo Svizzero, per completare il recupero dell’anfiteatro romano.

Il confronto è ritornato di attualità dopo la presentazione del protocollo (bozza) con Ferrovie per la riqualificazione dell’area della stazione da parte della Giunta Comunale.  Tra le funzioni previste, nel comunicato dell’amministrazione comunale nell’area della stazione vi è anche quella scolastica. Anche se non viene menzionato il Ceis è evidente che l’ipotesi in campo è quella di spostare l’asilo italo svizzero di fronte all’attuale situazione. D’altra parte già dieci anni fa questa era una delle ipotesi prese in considerazione dall’amministrazione comunale

La II commissione di controllo si è riunita ieri pomeriggio ed ha affrontato il problema dell’anfiteatro romano.

Particolarmente soddisfatto il consigliere di Forza Italia , Carlo Rufo Spina, che scrive sul suo profilo FB:

“La II Commissione Controllo e Garanzia sul problema Anfiteatro Romano/Ceis, dal sottoscritto fortemente voluta e sponsorizzata, dopo la promozione di una interrogazione parlamentare l’anno scorso, arriva ad una svolta!
Come da me richiesto da anni si procederà a redigere uno stato di fatto dell’occupazione del sito ed a vagliare la legittimità dei titoli edilizi ed autorizzativi degli immobili ivi presenti, che ad oggi risultano non chiari e lacunosi.
Altro aspetto fondamentale è la certificazione che ad oggi NON esiste alcuna convenzione con il Comune che autorizzi il Ceis ad occupare l’area dell’Anfiteatro quindi, al di là della legittimità o meno dei fabbricati (che sarà accettata entro le prossime settimane), il Ceis sta occupando un’area comunale “sine titulo”.

Anche Marzio Pecci, consigliere della Lega,  interviene sulla commissione di lunedì che ritiene che “la struttura, più conosciuta come “asilo svizzero” è prevalentemente abusiva perché insiste su un bene storico vincolata da Decreti Ministeriali dei primi del 1900.
D’accordo sullo spostamento del CEIS anche l’assessore Pulini che ha rinunciato a confrontarsi con i Consiglieri abbandonando la Commissione.
L’arroganza dell’Assessore nel voler “nascondere” e giustificare gli abusi edilizi della struttura, con l’aberrante tesi della stratificazione delle opere, come se si trattasse di un dipinto, offende l’intelligenza non solo dei Consiglieri comunali, ma di tutti i cittadini onesti.
Non è pensabile che i consiglieri, che legittimamente chiedono, in Commissione di Controllo e Garanzia, conto su abusi edilizi commessi abbiamo come risposta la “fuga” dell’Assessore. Tale comportamento oltre ad essere censurato rende obbligatoria la richiesta di dimissioni.
Il Dirigente dott. Mazzotti, dopo aver dichiarato che non esiste alcuna Convenzione con il CEIS e che il bene appartiene al patrimonio disponibile del comune non destinato a produrre “reddito o realizzo” ha concordato sulla necessità di trasferimento.
Il Dirigente Ing. Piacquadio, dopo aver affermato che la situazione urbanistica gli era sconosciuta, ha dichiarato di prendere atto della denuncia ed ha promesso che provvederà alle opportune verifiche per verificare la legittimità o meno della struttura.
Anche il PD, per voce di Petrucci, è d’accordo sullo spostamento. Il dibattito, in autunno, sarà portato in Consiglio Comunale.
Dopo due anni di denunce ci si augura che l’illegittimità degli abusi edilizi, perpetrati dal 1950 ad oggi dal CEIS con la collusione degli Uffici Comunali, abbia finalmente fine, ma soprattutto si possa dare inizio al recupero di un patrimonio storico che è secondo solo al Colosseo. “

Nelle prossime settimane le prossime puntate..

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