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Cattolica: traffico di documenti falsi, bengalese incastra banda di ucraini

Aveva bisogno in fretta di una patente per guidare in Italia e così un piccolo commerciante bengalese si è rivolto a un connazionale che sapeva come risolvere il problema. Ma alla fine, sentendosi truffato, ha denunciato tutto ai Carabinieri, che hanno scoperto un traffico di documenti falsi provenienti dall’Ucraina.

Il cittadino del Bangladesh, 31 anni, conduce a Cattolica un negozietto di chincaglieria e per il suo lavoro gli serve velocemente una patente di guida. A indirizzarlo dalla persona giusta, nel novembre scorso, è un amico di 35 anni che proviene dal suo stesso paese. Gli indica un altro bengalese, di 36 anni, anche lui piccolo commerciante, sposato con una trentatreenne ucraina. I tre si accordano per mille euro, ma ad ogni buon conto il cliente filma la transazione, a mo’ di ricevuta.

Le cose vano però per le lunghe si arriva alla scorsa primavera, quando dall’Ucraina arriva il corriere con il sospirato documento. Si tratta però di una patente rilasciata dello stato della ex Urss, malamente contraffatta con l’apposizione della foto del bengalese e inutile, oltre che improbabile, per poter guidare regolarmente un veicolo in Italia. Inoltre la coppia chiede altri mille euro per concludere l’affare.

A quel punto il bengalese, sentendosi truffato, va a dai Carabinieri di Cattolica a spifferare tutto, filmati e documento alla mano, a costo di ritrovarsi egli stesso denunciato per “uso di atto falso”. Per tutti gli altri è scattata invece la denuncia per ricettazione, mentre le indagini proseguono sul traffico di documenti, presumibilmente gestito da un’organizzazione che utilizza patenti rubate in Ucraina per poi manipolarle e immetterle sul “mercato”.

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