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Cattolica, Partito Democratico: “Si chiuda il cantiere del lungomare prima dell’estate”

Come è già stato ampiamente raccontato dalla Sindaca Foronchi, la coalizione di centrosinistra, che attualmente amministra la città e di cui fa parte anche il Partito Democratico di Cattolica, ha presentato, durante la campagna elettorale e prima ancora che venissero affidati in appalto i lavori, delle osservazioni agli Enti competenti – scrive in una nota il Circolo del Partito Democratico di Cattolica – con l’intento di affrontare ed eliminare quelle criticità che il progetto del lungomare presentava fin dall’origine, tra cui anche l’esistenza stessa dei pop-up, per i quali segnalavamo, già allora, la possibilità che essi “avrebbero potuto compromettere la visuale a mare, quando, al contrario, la passeggiata sul lungomare avrebbe dovuto mantenersi quanto più possibile libera da intralci di ogni genere in virtù della sua peculiarità”. Tali osservazioni vennero tuttavia solo parzialmente accolte, determinando così l’eliminazione di solamente una parte dei pop-up che avrebbero dovuto insistere lungo la passeggiata del lungomare: un pop-up è infatti sopravvissuto, anche a fronte dell’esigenza di tutelare la situazione di un operatore economico che svolge la propria attività sul lungomare e che non può più stare dove si è sempre trovato, a seguito di un parere negativo della Soprintendenza di Ravenna.

Quello che era nella nostra possibilità di fare perciò è stato fatto, considerando anche le tempistiche progettuali e la velocità nell’affidamento dei lavori, derivante dall’insensibilità della Giunta Gennari a qualsiasi richiesta di non accelerare sull’esecuzione dell’opera. E lo abbiamo fatto – continua la nota del Partito Democratico – anche nonostante venissimo continuamente derisi, additati di voler solamente mettere i bastoni fra le ruote all’allora sindaco Gennari, dato che il progetto del lungomare da lui proposto pareva piacesse a molti, a leggere i titoli dei giornali di quei tempi. Non ci siamo fermati e abbiamo cercato di fare il massimo per la nostra città.

Ma allo stato attuale della realizzazione del nuovo lungomare, non è possibile accogliere la richiesta di sospenderne i lavori o di procedere a delle modifiche sostanziali del progetto (perché bloccare la realizzazione anche del solo pop-up contestato, implica comunque una variante significativa del progetto): il pericolo principale è quello di non riuscire a chiudere il cantiere prima dell’inizio dell’estate, con il rischio di grande pregiudizio per parte dell’economia cittadina, poiché sono tante le attività economiche che operano sul lungomare. Come farebbero a lavorare bene con un cantiere ancora aperto? E chi pretende delle modifiche progettuali in questa fase dei lavori, già ampiamente avviati, deve mettere in conto che tale richiesta può comportare un grave danno a coloro che hanno un’attività economica sul lungomare, già messi a dura prova, come tutti gli altri operatori economici, dagli effetti della pandemia e dei rincari del costo dell’energia.

Anche a noi piacerebbe eliminare quel pop-up seduta stante, ma la realtà non è mai così semplice come appare. Eliminare il pop-up non vuol dire solamente demolire l’esistente o evitare una gettata di cemento, ma, piuttosto, vuol dire aprire nuovi procedimenti amministrativi volti alla sua demolizione e a trovare una nuova sistemazione a chi ha diritto ad occupare quell’immobile per poter svolgere la propria attività economica. E i procedimenti amministrativi hanno iter e termini che non sempre sono brevissimi e che, pertanto, possono pregiudicare il cronoprogramma dell’opera.

Rileviamo, infine – conclude la nota del circolo del Partito Democratico di Cattolica – il silenzio dei componenti dell’ex amministrazione Gennari, che tanto hanno voluto e tanto hanno difeso questo progetto, con alcuni di loro che ancora oggi siedono, seppur all’opposizione, nei banchi del Consiglio Comunale: essi infatti sarebbero gli unici ad essere in grado di dare una motivazione alla scelta progettuale di questi manufatti, furbescamente denominati proprio da loro pop-up”.

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