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Cattolica, operazione “Bonnie e Clyde”, Carabinieri arrestano coppia di rapinatori seriali

Una rapina violenta in una tabaccheria di Cattolica e una serie di altri colpi portati a termine nel territorio comunale della Regina, alcuni dei quali messi a segno con le classiche spaccate a danno dei distributori di benzina. E poi, ancora, un furto a danno di una donna dell’est Europa alla fermata dell’autobus e, in ultimo, una tentata rapina in una farmacia di Miramare di Rimini. I carabinieri della Tenenza di Cattolica in collaborazione con i militari della stazione di Misano Adriatico e i ris di Parma hanno arrestato i responsabili di 13 colpi messi a segno nel litorale meridionale della Riviera Romagnola. Si tratta di un giovane di 20 anni, Federico Mancini domiciliato nella Regina e di una giovane di 21 anni domiciliata a Coriano, che al tempo delle rapine e dei furti avevano allacciato una relazione amorosa, ora terminata. Entrambi sono stati fermati al termine dell’operazione “Bonnie e Clyde”.

Per il primo, il gip Vinicio Cantarini ha disposto il fermo in custodia cautelare in attesa del processo, sulla ragazza pende un’ordinanza che le impone l’obbligo di firma alla Pg per quattro volte a settimana. I colpi sono stati portati a compimento tra il settembre del 2017 e il gennaio dello scorso anno. Scendendo nei dettagli il giovane, che ha precedenti penali per droga e pur abitando a Cattolica pur non è originario del comune romagnolo, è risultato essere coinvolto in tutti i furti e le rapine messe a segno con destrezza, mentre invece la ragazza, anche lei non originari del luogo in cui vive, ha partecipato come complice solo in occasione di alcuni dei colpi messi a segno, in particolare due furti e una rapina. Il ragazzo è stato denunciato per rapina, violenza, lesioni, violenza privata e danneggiamento, la ragazza per rapina e violenza.

Stando a quanto raccontato dai Carabinieri il giovane non disdegnava le maniere forti. Era lui a mettere a segno le spaccate prendendo a calci le vetrine e mandandole in frantumi. In un’occasione la sua furia si è avventata addirittura su una signora dell’est che lui stesso aveva già rapinato. La donna si era vista sottrarre del denaro prelevato da una borsetta lasciata distrattamente aperta alla fermata di un autobus. Dopo essersi accorta del furto subito la signora aveva memorizzato i volti dei due rapinatori (era infatti presente, come spalla, anche la ragazza). Qualche giorno dopo la signora era ritornata alla stessa fermata dell’autobus imbattendosi ancora una volta nei due rapinatori. La donna aveva scattato una foto con il proprio smartphone ai due per poi allertare una pattuglia dei Carabinieri. Smascherata dal giovane la signora è stata aggredita dal rapinatore che ha pure tentato di rompergli il telefono cellulare dopo averla percossa e spintonata. All’arrivo dei militari i due giovani si erano già dileguati.

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