Il “Ghetto del Macanno” ha ripreso vita nelle due serate all’insegna della tradizione contadina organizzate questa settimana – martedì e giovedì scorsi- dal Comitato Macanno che oggi fa il bilancio, positivo, della seconda edizione delle “Veglie sull’aia” e torna a sollecitare interventi per riqualificare l’area in forte degrado di Casa Cerri, edificio simbolo della storia contadina del quartiere.
La proiezione del film a sorpresa e la piacevole cena nell’orto delle vecchie case del ghetto- tra canzoni della tradizione popolare cantate dal “Duo Nostalgia” e la lettura delle memorie di alcuni abitanti di quelle case- hanno trasportato nel passato i numerosi presenti, tra i quali anche anziani che hanno vissuto nel quartiere la loro gioventù. Il Comitato ha organizzato per il secondo anno consecutivo “Le Veglie” con l’intento- spiega- di creare un momento di aggregazione tra gli abitanti sensibilizzandoli sulla storia del loro quartiere e, in questo senso, anche con lo scopo di tenere vivo l’interesse sulla Casa simbolo del mondo contadino del secolo scorso, ormai diventata un rudere. Ovvero Casa Cerri, edificio che sorge proprio nel centro del quartiere, di fronte al Ghetto. Ora è circondata da olmi secolari, ormai privi di vita, ed erba secca, è diventata il covo di topi e bisce che invadono le abitazioni confinanti. “E’ giunta l’ora – dichiara il presidente del Comitato Macanno, Simonetta Incubino – che si cerchi di bonificare l’area, perchè uno sfalcio all’anno non basta più”. A riguardo, il presidente fa sapere infine di avere già preso contatto con l’Assessore all’Ambiente, Amedeo Olivieri, per sollecitare interventi.
