Il territorio a cavallo tra Romagna e Marche, in particolare i comuni di Cattolica, Gabicce e Mondaino sono stati lo scenario dove, tra il 1943 e il 1944, le famiglie dei Rimini e Finzi si sono salvate dalla persecuzione del nazifascismo. Questo salvataggio è avvenuto soprattutto grazie a tre persone: un’interprete e un impiegato del comune di Gabicce, che hanno fornito loro le carte d’identità con nomi falsificati, il terzo è il sarto Guido Morganti, cattolichino che prima non ha denunciato e poi ha protetto le due famiglie. Per il suo comportamento Guido Morganti è stato insignito dal Museo dell’YAD Vashem dell’onorificenza di “Giusto tra le Nazioni”. L’amministrazione comunale di Cattolica e degli altri due comuni coinvolti ritengono importante far conoscere agli studenti, ma più in generale a tutti i giovani di questa comunità questa vicenda, e in particolare la figura di Guido Morganti, che si è distinto in maniera così alta e meritevole. L’obiettivo non è solo quello di tramandare la Memoria di quegli avvenimenti, ma anche di attualizzarla, di trasformarla in un’esperienza di vita che susciti nei ragazzi una maturazione attraverso quei valori che sono fondamentali per creare una coscienza di cittadinanza attiva. Per riuscire a fare ciò le amministrazioni coinvolte si impegnano a realizzare una serie di eventi aventi lo scopo di trasmettere questa storia attraverso una serie di linguaggi diversi: quello storico didattico, quello cinematografico, quello teatrale, quello della Street Art, quello dei luoghi della Memoria. Altri due elementi centrali di questa progettualità sono il confronto tra ragazzi di età diverse su un argomento significativo che può permettere loro di attivare dinamiche virtuose tra gli stessi. L’altro elemento è la forma di restituzione delle conoscenze acquisite, che non è unicamente quella scolastica ma in forma pubblica, cioè aperta a tutta la cittadinanza. Attraverso un’installazione in piazza Roosevelt a Cattolica i ragazzi coinvolti saranno protagonisti davanti all’intera città, sia facendo conoscere il loro lavoro, sia trasferendolo a tutta la cittadinanza. Il progetto si strutturerà attraverso una serie di attività che vedranno impegnati gli studenti e i ragazzi per tutto l’arco dell’anno scolastico.
Nel mese di novembre ogni classe partecipante riceverà una copia del libro “Il giorno che cambiò la mia vita” di Cesare Finzi, con la richiesta che gli insegnanti lo trasferiscano agli alunni.
2 incontri specifici condotti dall’esperto di storia contemporanea Daniele Susini, per far conoscere la storia delle due famiglie, le leggi razziali e la persecuzione degli ebrei durante la seconda guerra mondiale.
Durante il periodo del 27 gennaio gli alunni assisteranno alla proiezione del film “Un giorno nella vita”, che racconta l’impatto che può avere un progetto di conoscenza della Shoa nella vita quotidiana dei ragazzi.
Realizzazione di un murales su un bozzetto scelto da una giuria qualificata tra quelli proposti da ogni classe partecipante al progetto che si ispiri a Morganti e al salvataggio dei Finzi-Rimini.
Incontro con Umberto Palmetti, partigiano e scrittore, referente dell’ANPI
Realizzazione di una pagina del social network Facebook sulla figura di Guido Morganti gestita direttamente dai ragazzi, che possa far conoscere la figura del Giusto Guido Morganti
Il 20 aprile ore 9,30/11,30 al Teatro della Regina
Gli studenti delle classi partecipanti al progetto hanno incontrato Cesare Finzi, il quale ha raccontato la sua esperienza e l’incontro col giusto Guido Morganti.
Al termine dell’incontro con Finzi gli studenti hanno lasciato appesi i loro pensieri e riflessioni (precedentemente realizzati a scuola con tecniche espressive differenti, all’installazione predisposta dal laboratorio di Educazione all’Immagine), all’ingresso del municipio di Cattolica .
L’opera rimarrà allestita dal 20 al 25 aprile come invito ai cittadini e ai passanti di soffermarsi a leggere, a riflettere per non dimenticare.