Marco Cecchini, consigliere Comunale di Cattolica, risponde al corsivo di Nando Piccari pubblicato ieri
“Una volta, nell’altro millennio, farsi prendere di mira da Fortebraccio (al secolo Mario Melloni, nato democristiano e morto comunista) su L’Unità, era un punto d’onore per gli avversari politici.
Ora, tenuto anche conto del rapporto qualità-autorevolezza-vendite di quella Unità con l’odierna, farsi sfrugugliare da Deboledito (al secolo Nando Piccari) c’è da vergognarsi, per lui!
E sì perché, cercando un impossibile accostamento, Fortebraccio era passato da onorevole (quando questo titolo valeva il senso letterale) Dc al gruppo misto per poi approdare al Pci. La Dc di Fanfani e Andreotti e il Pci di Togliatti e Berlinguer.
All’epoca Fortebraccio anticipò – anche se a senso unico – la satira politica e ne aveva per (quasi) tutti. Soprattutto democristiani.
Per i giovani “internet-muniti” consigliamo una ricerca tra le sue fulminanti battute, anche per capire come di nuovo c’è ben poco da scrivere o dire.
Bene, torniamo al nostro Deboledito. Questi ha fatto il percorso inverso: da comunista tutto d’un pezzo, a democrat. Come passare da “Il Migliore” a “Renzi”!
Perciò, a ben vedere, mi considero insultato non dal suo inconsistente attacco, ma dalla penna che ora difende il suo segretario Democristiano che ha distrutto quel poco di sinistra – che rispettavo – rimasta dal matrimonio di interesse tra Pci e Dc (sposalizio celebrato – per pudore – con altre sigle).
Egregio Nando Piccari, quando guadagnava pane e vino da addetto stampa del nostro sindaco Pazzaglini, qualcuno Le scrisse che aveva una “scrittura alimentare”. Almeno quel pane “non sapeva di sale”, mentre sa di aceto questo “vino toscano DC”.
Tanto Le dovevo, per far capire ai giovani da che pulpito viene la predica”.
Marco Cecchini
Consigliere Comunale lega nord e
vice presidente commissione bilancio del Comune di Cattolica