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Cattolica, la lettera del Papa per i volontari dell’Hotel Royal: “Vorrei incontrarvi”

Un Hotel interamente pensato per accogliere i pazienti in via di guarigione da Covid19. Persone che dopo aver vissuto giorni difficili in ospedale vedono per davvero la luce in fondo al tunnel. Un albergo silenzioso, anche se alla reception, nelle camere e nei corridoi c’è vita. Ci sono ragazze e ragazzi indaffarati. Sono i volontari della Papa Giovanni XXIII, l’associazione che gestisce l’hotel in queste settimane.  Hanno scelto di isolarsi a tempo indeterminato per prendersi cura dei malati, aiutarli ad uscire dall’incubo, dare una mano. Una mano invisibile, certo, che entra nelle camere e nelle stanze silenziosa.

Un impegno che non è passato inosservato nemmeno al Papa, come scrive l’Ansa.

Grazie per il lavoro che fate, una vera testimonianza. Prego per tutti voi“. così Papa Francesco in un biglietto scritto a mano e inviato ad un gruppo di giovani volontari della Comunità Papa Giovanni XXIII. Mirgutz, Dauda, Arben, Luca, Anna, Crhistopher, Vitali, Gianpiero vivono in auto-isolamento da oltre un mese nell’Hotel Royal di Rimini dove accolgono e curano malati Covid che hanno passato la fase acuta e vengono dimessi dagli ospedali.

“Anche a me piacerebbe incontrarvi“, scrive ancora il Papa rispondendo alla richiesta dei giovani. Il Prefetto di Rimini aveva contattato la Comunità chiedendo di mettere a disposizione una casa per l’accoglienza delle persone affette dal Coronavirus, visto che gli ospedali della Provincia di Rimini erano in difficoltà. “Abbiamo pensato di riconvertire una struttura alberghiera che tempo addietro era stata donata alla stessa Comunità – raccontano i giovani – Così, in tre giorni, lavorando notte e giorno, abbiamo adibito 48 camere per l’accoglienza dei malati”.

 

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