Il Bar Avana, in via Toscana, soffia su 10 candeline. I fratelli Cimarelli, cattolichini doc, raccontano la storia di questo locale, aperto il 9 gennaio 2012.
La storia del locale
«Abbiamo comprato il Bar Avana, su consiglio dei nostri genitori, che hanno una tabaccheria anche loro in via Toscana – spiegano i due fratelli –. Ci siamo dati sempre da fare, portando via molto del nostro tempo libero e ci abbiamo messo tanta passione. I primi 5 anni siamo stati solo noi 2 a mandare avanti l’attività, con il prezioso aiuto dei nostri genitori, poi il quinto anno abbiamo deciso di risistemarlo da cima a fondo. Inoltre, abbiamo cambiato il nostro modo di fare le colazioni, aggiungendo oltre al dolce, anche tante varietà di salati. Abbiamo installato anche 3 maxi schermi per vedere i grandi eventi sportivi: calcio, moto e Formula 1».
L’origine del nome
«Il nome del bar l’abbiamo ereditato dai precedenti gestori, si è sempre chiamato così e non volevamo cambiarlo».
Due anni di pandemia
«Questi ultimi 2 anni sono stati veramente tosti a causa del Covid, perché ci siamo ritrovati prima chiusi, poi solo asporto, poi aperti a “singhiozzo”. Per fortuna il nostro entusiasmo non ci ha fatto chinare la testa e non ci siamo rassegnati. Ora abbiamo acquistato anche un altro bar-tabacchi a Misano Adriatico e fra questi due locali arriviamo a 6 dipendenti. Siamo sempre stati aperti quando potevamo e in qualsiasi situazione!».
Il segreto di questi 10 anni di attività?
«Il nostro segreto è quello di aver creato una famiglia tra noi titolari, i nostri dipendenti e i clienti, ma anche tanta qualità nel servizio, pulizia e cordialità. Per il futuro ci aspettiamo tempi migliori, senza più Covid e finalmente ritornare a vivere spensierati senza queste benedette mascherine e distanziamenti. Ed è per questo che, domenica 9 gennaio, con chi passerà a trovarci faremo semplicemente un brindisi».