Il comunicato stampa dell’Avv. Fabrizio Signorini del gruppo civico “In futuro” sull’ultimo step di una vicenda che vede debitore il Comune nei confronti della Cassa di Risparmio di Cesena :
“Come nel celeberrimo racconto, dove Peter Pan agisce nell’immaginaria isola che non c’è, anche l’amministrazione penta stellata cattolichina esulta per una transazione con la Cassa di Risparmio di Cesena che non c’è (ci mancava solo l’uscita trionfante dal balcone del Comune…) … il Gruppo Civico “In Futuro” aveva da subito sollevato perplessità all’indomani delle esternazioni festose della Giunta Gennari e dei suoi consiglieri sia sui social che sui quotidiani locali, a seguito dell’approvazione della delibera di Consiglio Comunale (la n. 59 del 26.10.2018).
La transazione di cui si parla, riguarderebbe l’ultimo step di un’annosa vicenda giudiziaria che vede quale debitore il Comune di Cattolica nei confronti della Cassa di Risparmio di Cesena per una somma di circa €. 6.500.000 oltre interessi, a fronte di un’apertura di credito a suo tempo concessa per le gestione dell’Ospedale di Cattolica per il tramite della Fondazione Regina Maris.
A seguito di un accesso agli atti, si evince che non sussiste alcuna transazione perfezionata ed anzi si riscontrano, leggendo il contenuto della delibera comunale (la n. 59 approvata il 26.10.2018) e dei relativi allegati, le seguenti anomalie: A) le azioni di proprietà del Comune di Cattolica, verranno cedute a Romagna Acque (società partecipata del Comune di Cattolica) ad un prezzo inferiore al loro valore nominale e ciò significherà che saranno deprezzate; B) le cause ancora pendenti tra il Comune di Cattolica e l’Istituto di credito, non vedono l’ente locale sicuramente soccombente, anzi ci sarebbero probabili vittorie giudiziarie; C) la Regione Emilia Romagna che a suo tempo si fece garante dell’operazione per la gestione dell’Ospedale, non sarebbe parte di questa probabile transazione e non risulta economicamente obbligata in solido con il Comune; D) i dividendi delle azioni che verranno cedute a Romagna Acque, sono stati nel tempo riscossi direttamente dalla banca e non risultano menzionati né calcolati nella probabile transazione a riduzione del corrispettivo dovuto dal Comune che pare sia di circa €. 3.600.000.
Infine ci risulta che la precedente amministrazione Cecchini, avesse già intavolato una trattativa (la stessa poi che la Giunta Gennari ha portato avanti) per una cifra nettamente inferiore a € 3.600.000, nel rispetto del valore nominale delle azioni da cedere e dei dividendi riscossi.
Chissà se la Giunta Gennari darà contezza del suo operato relativamente ad un’operazione così complessa e fondamentale per le casse del Comune, o visti i precedenti, anche in questa occasione dovremo aspettarci il consueto imbarazzante silenzio”.
Il Gruppo civico “In Futuro”, il coordinatore Avv. Fabrizio Signorini