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Cattolica, “Giornata dei Giusti” ricorda il sarto Guido Morganti che salvò ebrei

Ricorre oggi l’European day of the Righteous, una festività proclamata nel 2012 dal Parlamento europeo su proposta di “Gariwo la foresta dei Giusti” per commemorare coloro che si sono opposti con responsabilità individuale ai crimini contro l’umanità e ai totalitarismi. Viene celebrata in questa giornata in cui ricorre l’anniversario della morte di Moshe Bejski (6 marzo 2007), magistrato israeliano superstite dell’Olocausto e Presidente della Commissione dei Giusti tra le nazioni.

Fra i Giusti tra le Nazioni la figura indimenticata di Guido Morganti, il sarto di Cattolica che nel novembre del 1943 aiutò un gruppo di ebrei ferraresi e mantovani in fuga dalla persecuzione razziale. Morganti li condusse a Mondaino, suo paese natale, dove vissero sotto falso nome fino al termine della guerra. 13 persone, di cui 6 bambini, appartenenti alle famiglie Finzi, Rimini e Vivanti.

Guido Morganti ricevette il riconoscimento di Giusto tra le Nazioni il 20 novembre 2007. Il premio venne consegnato nella sala consigliare di Palazzo Mancini a Cattolica alla figlia Bruna da un rappresentante dell’ambasciata israeliana. Morganti era scomparso, infatti, nel 1954 all’età di 63 anni.

A suo nome nel Comune di Cattolica nel 2008 è stata intitolata una via, nel 2018 venne collocata una prima targa in sua memoria in Piazza Roosevelt ed una seconda lo scorso 27 gennaio in via Carlo Cattaneo per ricordare il luogo nel quale visse ed operò.

“In rappresentanza di tutta la comunità – sottolinea l’Assessore alla Cultura Valeria Antonioli – esprimo un sentimento di orgoglio e riconoscenza per un atto di enorme coraggio con il quale Morganti ha saputo dimostrare tutta la sua grande umanità. Sentimento di cui anche oggi ne se avverte la necessità alla luce dei fatti che avvengono attorno a noi. Dovrebbe essere questo lo spirito con il quale affrontare le emergenze attuali. Aggiungo, infine, che l’Amministrazione è già al lavoro per conferire quanto prima la cittadinanza onoraria a Cesare Moisè Finzi, uno degli ebrei salvati dal gesto di Morganti”.

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