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Cattolica Futura: un censimento di spazi liberi da destinare alla street art

Con arte urbana (o street art) si intende quella forma d’arte visiva che si manifesta in luoghi pubblici attraverso diverse tecniche — murales e graffiti, ma anche sculture, proiezioni video e qualsiasi altro tipo di installazione. L’arte urbana può essere eversiva e reazionaria (talvolta è l’eversione in sé che la rende arte) — e quindi appropriarsi degli spazi urbani — oppure inserita in un contesto già definito e regolarizzato. Indubbiamente, l’arte urbana può rappresentare un valore aggiunto per molte aree degradate e diventare addirittura un elemento distintivo, come ad esempio a Dozza, in provincia di Bologna, dove la Biennale del Muro Dipinto ha reso il borgo una galleria d’arte a cielo aperto.

A Cattolica, l’arte urbana ha trovato casa principalmente presso il lungofiume Ventena, abbandonato da istituzioni e cittadini ma valorizzato dai graffitari della zona che, per decenni, hanno usato le pareti di cemento come una tela per sperimentare ed esprimersi. Di luoghi similmente abbandonati (e non solo in senso fisico ma anche contenutistico), in realtà, il territorio comunale ne abbonda, anche considerando il fatto che Cattolica è uno dei Comuni più cementificati della Regione. Ci sono poi aree che meriterebbero una riqualificazione artistica in orizzontale (si pensi al grigiore del primo tratto di via Dante) — l’arte urbana, infatti, può anche essere utilizzata in connubio con l’urbanistica per rifunzionalizzare gli spazi pubblici, come avvenuto a Milano col progetto Piazze Aperte, che ha portato alla rimodulazione di diverse piazze e strade.

Per favorire la creazione di arte urbana in tutto il territorio comunale (dal centro storico alle zone periferiche), riprendendo la proposta di Fondamenta – cambiamo Cesena dal Basso e altre iniziative simili come Muri Liberi del Comune di Milano, Cattolica Futura propone di istituire un elenco di superfici (muri e pareti ma anche strade, marciapiedi) in luoghi pubblici e una procedura per richiederne l’utilizzo per fini artistici. Le superfici potranno essere sia pubbliche sia private (ma comunque rivolte verso lo spazio pubblico), e possono anche non essere in perfette condizioni ma comunque adatte a fungere da supporto alle opere, senza recare alcun danno a cose, luoghi o persone. Gli artisti potranno così creare le loro opere richiedendo lo spazio interessato e sottoscrivendo un impegno in cui dichiarano che il contenuto dell’opera non avrà matrice razzista, xenofoba, omotransfoba, fascista e che aderirà ai valori della Costituzione repubblicana.

Similmente ad un analogo progetto attuato dal Comune di Rimini, nell’elenco verranno individuati “muri di pregio” e “muri palestra”. I secondi saranno destinati agli artisti su loro richieste e lì potranno esprimersi nel rispetto dei contenuti indicati. I primi, invece, saranno quelli che, per la loro particolare collocazione, vengono considerati di particolare valore o rilevanza nel contesto urbano (a Rimini, ad esempio, in questa categoria rientravano i sottopassaggi ferroviari e il Centro Sportivo di via del Lupo): in questo caso sarà il Comune attraverso un apposito bando ad individuare i soggetti autorizzati ad eseguire le opere. Così come per i “muri di pregio”, anche le superfici orizzontali saranno assegnate sulla base di bandi, con eventualmente l’obbligo di fornire anche un progetto di rifunzionalizzazione dell’area.

Nello specifico, Cattolica Futura ha individuato i seguenti passaggi per avviare il progetto:

1. il Comune apre e lancia pubblicamente un elenco delle superfici libere, destinate ad ospitare le opere. Di ogni superficie verrà indicata la localizzazione, le dimensioni dell’area per le opere, il tipo di supporto (intonaco, cemento armato, muratura), lo stato di conservazione, il referente per il muro e i suoi contatti. Il Comune stesso individua una serie di superfici pubbliche da inserire.
2. I privati (proprietari di case o altri immobili) possono iscrivere la propria superficie nell’elenco, che viene reso pubblico (nel pieno rispetto delle norme sulla privacy).
3. L’elenco deve essere così inserito in un’apposita pagina web del sito del Comune, sotto forma di mappa, così da sfruttare la geolocalizzazione delle superfici; gli stessi dati potrebbero poi essere utilizzati per sviluppare un’app apposita — un investimento che si potrebbe affrontare coinvolgendo tutti i Comuni della Valconca, anche dell’entroterra.
4. Il Comune catalogherà le superfici in “muri di pregio” e “muri palestra”. I “muri di pregio” saranno destinati tramite un apposito concorso annuale, per cui il Comune dovrà redigere un apposito bando, con premio (eventualmente scegliendo anche il tema di concorso). I “muri palestra” potranno essere utilizzati in qualunque momento su richiesta di artisti e/o associazioni dopo aver sottoscritto un’apposita autorizzazione. Una volta assegnato il muro, l’artista avrà un determinato lasso di tempo per eseguire l’opera.
5. Per quanto riguarda, invece, le superfici orizzontali, sia pubbliche sia private, il Comune aprirà dei concorsi di idee a seconda delle esigenze di urbanistica, lasciando comunque la discrezionalità agli artisti di usufruire delle superfici piane private valutando in anticipo il progetto.
6. Ai proprietari e/o responsabili della superficie sarà affidato il compito di proteggere, per quanto possibile, l’opera da eventuali atti vandalici e dall’incuria del tempo.
Ovviamente, con la sottoscrizione dell’autorizzazione, all’artista viene formalmente assegnato la superficie come supporto per la sua opera d’arte e lei o lui viene riconosciuta/o come soggetto che svolge un lavoro di utilità pubblica. Dopo aver completato l’opera, l’artista dovrà fotografarla e consegnare il file digitale all’ufficio comunale. Così, da una parte l’artista sarà riconosciuto e tutelato nell’autenticità della sua opera conclusa, ancora scevra di eventuali manomissioni; dall’altra il Comune avrà un catalogo delle opere realizzate in questo progetto nel proprio territorio comunale.
Le opere potranno essere promosse anche dai quartieri, da associazioni o da singoli, prevedendo anche apposite linee di finanziamento quali il crowdfunding e gli sponsor (singolo o azienda).

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