Un cominciato di Cattolica Futura sulla paventata costruzione di una nuova struttura commerciale al Macanno.
“L’area verde tra via Indipendenza, via F. da Rimini e via Cacciatore – dice il comunicato – potrebbe presto essere oggetto di una quasi totale cementificazione: presso il Comune di Cattolica, infatti, è stato avviato un procedimento per dare la possibilità al proprietario del terreno di costruirvi un nuovo supermercato con annessi parcheggi. Affinché il progetto si possa realizzare, è necessaria una modifica del piano urbanistico vigente—passaggio che richiederà l’espressione del Consiglio Comunale.
Il progetto prevede:
• la costruzione di un edificio di 2.265 mq che ospiterebbe un supermercato di 1.473 mq (media superficie di vendita in sostituzione dell’attuale Conad Macanno, di 400 mq) e un bar;
- la realizzazione di una serie di parcheggi in superficie (oltre 4.000 mq);
- una rotatoria in via Indipendenza, subito dopo il sottopassaggio;
- un’area per servizi per la collettività, destinata potenzialmente alla caserma della Guardia di Finanza.
Dopo aver analizzato la cospicua documentazione depositata presso il Comune, Cattolica Futura – recita la nota del movimento politico cattolichino di minoranza – non può che ritenere il progetto altamente impattante per l’economia locale nonché il territorio cattolichino nella sua interezza.
L’apertura di un nuovo supermercato, che quasi quadruplicherà la superficie di vendita rispetto l’attuale Conad Macanno, avrà un impatto non indifferente sul tessuto economico di Cattolica. Con una popolazione pressoché costante ed un reddito in contrazione, la presenza degli attuali esercizi commerciali è più che sufficiente per soddisfare la domanda locale di beni alimentari (come tra l’altro confermato da una relazione sul contesto di mercato commissionata dal Comune qualche anno fa). Se è vero che si promette un aumento della forza lavoro nel nuovo punto vendita, è anche vero che deve essere considerato il bilancio sull’occupazione locale: quanti negozi di piccole dimensioni potrebbero essere portati alla chiusura in seguito all’apertura del supermercato, anche considerando che a pochi metri, nel complesso del VGS, l’Amministrazione, ha già dato il via libera ad un discount di simili dimensioni?
L’intervento, tra l’altro, si inserisce in un contesto di pressoché totale assenza di politiche economiche comunali volte a tutelare il commercio di vicinato (numerosi sono i negozi sfitti e abbandonati), il quale è stato messo in ulteriore difficoltà dalla pandemia nonostante abbia fornito un servizio essenziale durante il lockdown (anche grazie alle consegne a domicilio).
L’impatto più rilevante e immediato sarà, però, sull’ambiente. Il progetto – continua la nota di Cattolica Futura – prevede il mantenimento del verde in appena un quinto dell’area attuale, rispetto ai due terzi del piano urbanistico vigente: un consumo di suolo inaccettabile in uno dei Comuni più cementificati del circondario e in contraddizione con le raccomandazioni internazionali nonché con la Dichiarazione di Emergenza Climatica approvata in Consiglio Comunale all’unanimità lo scorso anno. Tra l’altro, il quartiere Macanno è già sotto stress da numerosi progetti che ridurranno il verde urbano (l’edilizia sociale tra via Salk e via Curie, la nuova scuola in via dalla Chiesa) mentre Cattolica è soggetta da troppo tempo ad una riduzione del parco arboreo nel contesto urbano. Il progetto prevede l’abbattimento dei pini posti in via F. da Rimini e costringerà il possente pioppo di via Indipendenza a ridosso della nuovo rotatoria, tra la strada attuale e quella di ingresso ai parcheggi.
Cattolica Futura segnala, inoltre, come il progetto, a detta dei promotori e visti gli oltre 140 stalli previsti, incentiverà la mobilità su quattro ruote, in controtendenza con ogni politica attenta all’ambiente e volta alla riduzione dell’inquinamento. E questo incremento del traffico veicolare avrà un impatto non indifferente sul quartiere, a danno degli utenti deboli della strada e con il rischio di un aumento dell’inquinamento acustico.
Cosa può fare l’Amministrazione? Molto semplicemente, non approvare in sede di Consiglio Comunale la richiesta di variante urbanistica che permetterebbe al soggetto privato di realizzare il progetto in questione.
Cattolica Futura invita i Consiglieri Comunali a valutare attentamente l’impatto che tale opera avrà sul territorio, anche in considerazione del fatto che il piano urbanistico vigente prevede comunque già la possibilità di edificare per circa 2.300 mq ma, al contempo, la costruzione di parcheggi interrati (e non in superficie), la realizzazione di piccole superfici di vendita (fino a 250 mq) e il mantenimento di una grande area verde di 10.000 mq da dedicare a parco pubblico di quartiere. Cattolica Futura segnala, inoltre, che ad ora non pare esistano prove concrete della realizzazione della caserma della Guardia di Finanza nell’area individuata nel progetto per servizi alla collettività: viene quindi a mancare l’interesse pubblico, come tra l’altro già segnalato dalla Provincia di Rimini.
Per di più, la sentenza – conclude il comunicato – pubblicata a luglio 2018, con la quale il TAR dell’Emilia-Romagna dichiara improcedibile il ricorso presentato dalla società, oltre a non essere attinente all’attuale procedimento, dimostra come l’Amministrazione abbia tutto il diritto e i poteri per non accogliere una modifica del piano urbanistico se ritiene l’interesse del privato sia eccessivamente impattante. Il tribunale, nel merito, diede ragione al Comune di Cattolica che nel 2009 impedì al soggetto di costruire una media superficie di vendita proprio in quell’area mentre, su aspetti di rito, accertò la mancanza di interesse all’azione, dichiarando perciò improcedibile il ricorso.
Ciò dovrebbe rassicurare i Consiglieri e le Consigliere Comunali che, nel pieno del loro ruolo istituzionale, sono totalmente liberi e libere di votare contro la richiesta di variante urbanistica che darebbe il via libero al progetto senza ripercussioni legali di alcun tipo”.
Il referente di Cattolica Futura, Marvo Bochatay Magnani