“A Cattolica, su 381 strade e piazze – scrive in una nota Marco Marvo Bochatay Magnani, referente di Cattolica Futura – solamente una decina sono intitolate a donne, rispetto le oltre 200 dedicate a uomini. Insieme a progetti più concreti, come l’abbattimento delle barriere architettoniche e le iniziative per la parità di genere nell’ambito del lavoro e della scuola, riteniamo, come gruppo civico, siano necessarie anche iniziative più simboliche, come quelle realizzate dal gruppo Toponomastica al Femminile, che promuove la cultura ed il valore della differenza contro stereotipi e discriminazioni di genere nonché stimola la ricerca storica sulle donne per conservarne la memoria anche attraverso proposte di intitolazione di strade o altri luoghi pubblici al femminile.
Sulla base di ciò, Cattolica Futura e il gruppo Rosso Ideale ha lavorato nel corso dell’ultimo anno ad un progetto per intitolare alcune piazze e parchi della città a figure femminili, sia locali sia nazionali, invitando l’Amministrazione ad accompagnare l’intitolazione a iniziative culturali sul tema e all’installazione di targhe che ne raccontino l’importanza storica; ciò avverrà – prosegue nota di Cattolica Futura – attraverso una regolare richiesta alla commissione toponomastica del Comune di Cattolica.
In dettaglio, verranno avanzate le seguenti proposte:
– Piazza del Mercato Coperto – Nilde Iotti (politica);
– Parco dei Gelsi (via Francesca da Rimini verso via Pantano) – Rita Levi di Montalcini (scienziata);
– Parco degli Antichi Pozzi (parco sotto il torrino piezometrico in via Dalla Chiesa) – Bruna Giommi (consigliera e assessora di Cattolica);
– Parco delle Querce – Anna Pizzagalli (consigliera di Cattolica);
– Parco del capostazione (via Cairoli) – Giulietta Masina (attrice);
– Parco del silenzio (tra via Carpignola e via Quasimodo) – Luisa Prioli (staffetta partigiana).
Secondo il censimento di Toponomastica Femminile, a Cattolica appena il 3% sul totale di strade e piazze e il 6% sul totale di quelle intitolate a persone sono dedicate a donne. Due sono intitolate a sante o personalità religiose (S. Chiara e S. Lucia); una ad una umanista (Grazia Deledda); una ad una scienziata (Marie Curie); tre a figure storiche e politiche (Irma Bandiera, Francesca da Rimini, Anita Garibaldi); e tre a figure locali o a nomi generici (Violante Del Prete, Gina, Isotta).
Come dimostrano i numeri – continua Marco Marvo Bochatay Magnani – le intitolazioni delle strade e delle piazze, ma anche di aree verdi e spazi pubblici, riflettono una cultura e una dimensione sociale e storico- culturale ancora molto maschiliste: lo sbilanciamento in favore dei personaggi maschili è l’espressione del potere degli uomini che hanno scritto la storia e che continuano a perpetuarla nei percorsi di vita urbana—nonostante siano esistite ed esistano tuttora figure femminili meritevoli di tale prestigio.
A tal fine, il gruppo Toponomastica femminile – conclude la nota di Cattolica Futura – si propone di: promuovere la cultura ed il valore della differenza, contro stereotipi e discriminazioni di genere; stimolare la ricerca dedicata alla conoscenza dei personaggi storici femminili per conservarne la memoria; stimolare la cooperazione tra associazioni, scuole, università e istituzioni per la cultura della cittadinanza attiva, della responsabilità e dell’inclusione; sollecitare proposte di intitolazione di strade al femminile”.