“Sui buoni alimentari del Comune, Cattolica Futura e Rifondazione Comunista condividono la proposta del PD Cattolica di elargire contributi frazionati nel tempo e non in unico contributo e la richiesta di un’intervista telefonica per meglio verificare l’effettiva esigenza del richiedente. In aggiunta, proponiamo – dice un comunicato delle due forze politiche – altri spunti di riflessione per rendere il metodo di assegnazione dei buoni più equo:
- rendere il contributo più omogeneo per le famiglie: ora, un componente di una famiglia di 5 persone prende il 43% in meno rispetto un single (il 38% in meno se la famiglia è di 4 componenti). A Misano, ad esempio, un componente di una famiglia con 2 componenti o più prende solo il 20% in meno di un single;
- aumentare la diffusione dell’informazione: l’informazione su come fare domanda – prosegue il comunicato congiunto – per i buoni è stata veicolata prettamente online e in italiano, attraverso Facebook e il sito del Comune, penalizzando chi non ha una connessione o non è digitalizzato (specialmente le persone più anziane e gli stranieri); per questo motivo, si propone di diffondere anche moduli cartaceo presso i supermercati e le Poste nonché nelle caselle delle lettere dei cittadini, prevedendo anche versioni in altre lingue;
- prorogare il termine di presentazione delle domande: il modulo compilato deve essere consegnato in Comune entro il 6 aprile ma sarebbe forse necessario prevedere un termine più lungo così da permettere alla più vasta platea di poter presentare la richiesta;
- valutare l’ammontare dei buoni – concludono Cattolica Futura e Rifondazione Comunista – con un criterio ex-post: non si può sapere prima che arrivino le domande quale sia la reale necessità delle famiglie bisognose; per questo motivo, è importante comunque tarare il rilascio dei buoni sulla base delle richieste”.
Cattolica Futura e Rifondazione Comunista
