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Cattolica, Franca Foronchi: “All’Ospedale Cervesi serve il Pronto Soccorso”

Serata interessante, venerdì sera – scrive in una nota Franca Foronchi, candidata Sindaca per Cattolica – in compagnia di Raffaele Donini, Assessore alle politiche della salute dell’Emilia Romagna, con cui abbiamo occasione di discutere di salute dei cittadini, servizi sanitari sul territorio e dell’Ospedale Cervesi di Cattolica.

La sanità pubblica è una delle più grandi ricchezze del nostro Paese, perché permette a chiunque, indipendentemente dalle proprie condizioni sociali ed economiche, di accedere alle cure necessarie per tutelare la propria salute. L’attuale pandemia di Coronavirus ha mostrato l’estrema importanza di avere una sanità accessibile a tutti, l’importanza di avere strutture sanitarie ed ospedaliere adeguate e l’importanza di una medicina territoriale presente in maniera capillare, in grado di intercettare le esigenze e le necessità mediche dei cittadini in tempi adeguati, evitando la degenerazione di malattie tali da condurre le persone al ricovero in ospedale ed evitando, al contempo, l’affollamento delle strutture sanitarie.

Nel raggiungere gli obiettivi di salute, sarà fondamentale dialogare con le istituzioni competenti quali la A.S.L. della Romagna e la Regione Emilia Romagna.

Per quanto riguarda l’Ospedale Cervesi di Cattolica, per la cui difesa i cittadini e cittadine si sono sempre giustamente battuti – prosegue la nota di Franca Foronchi – poiché rappresenta un baluardo fondamentale per garantire un’adeguata assistenza sanitaria a Cattolica e ai comuni limitrofi, l’Assessore Donini ha garantito non solo il mantenimento dei servizi esistenti ma anche la loro implementazione. 

Sono infatti convinta che sia necessario garantire alla nostra comunità il servizio di Pronto Soccorso (da non confondersi con il Primo intervento attualmente esistente) almeno nel periodo estivo, quando si registra un significativo aumento del bacino di utenza. Il Pronto Soccorso, infatti, è la struttura dell’Ospedale dedicata al trattamento delle urgenze e delle emergenze sanitarie, anche gravi, mentre il Primo Intervento, per quanto comunque importante per un territorio, è tuttavia dedicato alla visita e trattamento delle patologie urgenti a bassa gravità, mentre per i più gravi sono attrezzati unicamente con dotazioni tecnologiche atte alla stabilizzazione e al trasporto dei pazienti presso il Pronto Soccorso più idoneo.

Inoltre, la mia amministrazione – prosegue Franca Foronchi, candidata Sindaca per Cattolica – si impegnerà nel rafforzamento dei servizi sociosanitari di prossimità, attraverso la definizione di specifici Percorsi Diagnostico Terapeutici Riabilitativi necessari alla gestione integrata ospedale-territorio di patologie croniche o rare di cui sono affetti i nostri cittadini e cittadine, al fine di ridurre il disagio nell’accesso alle strutture e garantendo loro pari qualità di assistenza, in accordo con la direzione AUSL.

Nella serata di ieri sera, un passaggio importante è stato fatto anche in materia di Telemedicina, ossia una modalità di erogazione di servizi di assistenza sanitaria, tramite il ricorso a tecnologie innovative in situazioni in cui il professionista della salute e il paziente (o due professionisti) non si trovano nella stessa località, permettendo la trasmissione sicura di informazioni e dati di carattere medico nella forma di testi, suoni, immagini o altre forme necessarie per la prevenzione, la diagnosi, il trattamento e il successivo controllo dei pazienti a supporto delle diverse fasi cliniche (diagnostiche, terapeutiche e riabilitative) che caratterizzano l’assistenza sanitaria, senza la necessità che i pazienti si spostino dalla propria abitazione. L’Assessore Donini ha garantito un aiuto da parte della Regione Emilia Romagna nello sviluppo ed implementazione di queste tecnologie, anche mediante il recepimento di finanziamenti già inseriti nel PNRR nazionale proprio in materia di Telemedicina.

Un’altra novità resa nota dall’Assessore Regionale è stata la possibilità di realizzare, all’interno del nostro territorio, una nuova casa della salute, ossia una struttura che eroga servizi sanitari, socio-sanitari e socio-assistenziali a tutti i cittadini, garantendo la continuità assistenziale ospedale-territorio, generalmente garantita 24 ore su 24, risultato della collaborazione di diversi operatori (medici di medicina generale, infermieri e infermieri di famiglia, ostetriche, fisioterapisti, assistenti sociali, oss, ecc…): con una struttura sanitaria di questo tipo, sarà perciò possibile – conclude Franca Foronchi – potenziare ulteriormente i servizi sanitari sul nostro territorio”.

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