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Cattolica, ferito ad un polpaccio muore dopo quattro giorni

Un uomo di 65 anni, Faliero Ravaglia, piccolo imprenditore a Cattolica è morto dopo pochi giorni per una ferita al polpaccio.
I fatti risalgono al 19 maggio. Ravaglia stava lavorando con un flessibile che gli sfugge di mano e gli cade su un polpaccio procurandogli una grossa ferita lacero contusa.

Immediatamente si reca al pronto soccorso dell’Ospedale di Cattolica dove viene medicato. Per chiudere la ferita vengono applicati 15 punti di sutura. Finita la medicazione l’imprenditore viene rimandato a casa. Il giorno successivo si reca all’Ospedale per le medicazioni della ferita e per essere sottoposto ad una terapia antibiotica ed antitetanica senza prescrivere nessuna terapia anti trombo. Ravagli avrebbe anche fatto notare che non poteva muoversi dal letto a causa dei dolori che la ferita gli procurava. Dopo due giorni la situazione precipita. L’uomo ha iniziato a sentirsi male, fino al punto che le sue condizioni sono diventate disperate nel giro di pochi minuti. E’ arrivata prontamente un ambulanza che ha tentato di rianimare Ravaglia senza successo.

La famiglia è distrutta dal dolore e soprattutto non riesce capire come una ferita ad un polpaccio abbia avuto un esito così drammatico. Per questa ragione ha incaricato due legali di fare luce sul caso. La Procura ha aperto un fascicolo e disposto l’autopsia per conoscere le cause della morte. Da indiscrezioni, non confermate, potrebbe essere stato una embolia polmonare a causare il decesso.

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