Prosegue, domenica, a Cattolica, la rassegna “Che cosa fanno oggi i filosofi?”, curata da Marcello Di Bella. Alle 17, nella Galleria della Biblioteca Comunale, sarà la volta di Remo Bodei con Estetica.
Remo Bodei è chiamato a parlare del ruolo della artisticità nel quadro educativo contemporaneo e specialmente in quello italiano cioè in un contesto quasi congestionato da suggestioni estetiche, spesso purtroppo trascurate.
“Risale alle Lettere sull’educazione estetica dell’uomo, che Friedrich Schiller scrisse nel 1794 – scrive Bodei – l’idea che sia necessaria una “educazione estetica dell’uomo” in una fase storica in cui l’accentuata divisione del lavoro e la filosofia kantiana hanno scisso le facoltà umane, sviluppando l’intelletto a spese della fantasia e facendo prevalere il dispotico imperativo categorico sulla spontaneità delle sensazioni. In questo caso, tuttavia, l’“estetica” non si riferisce, al concetto di bellezza in sé, bensì, al progetto di ricostruzione armonica di un’“anima bella”.
L’estetica moderna, intesa come disciplina, riguarda invece proprio il bello in quanto nozione chiara ma non distinta, che non si può quindi dimostrare con la stessa evidenza di un teorema matematico. Nel mondo antico e medioevale le cose erano diverse, in quanto la bellezza era non solo calcolabile (basti ricordare come nella scultura greca la distanza tra l’attaccatura dei capelli e la punta del mento di un volto maschile doveva essere un decimo dell’intera altezza del corpo), ma anche oggettiva, tendenzialmente condivisibile da tutti gli uomini. Questo modello entra in crisi con il barocco, quando si afferma definitivamente l’idea che la bellezza e l’arte in genere non abbiano nulla a che vedere con la calcolabilità – con i sensi nobili della vista e dell’udito che permettono di misurare esattamente le cose –, ma solo con il gusto in senso quasi fisiologico, con il palato, lingua, ossia con qualcosa che ha un valore soggettivo. Come trovare allora degli standard del gusto, evitando di cadere in una sorta di anarchia del giudizio estetico? Occorre una educazione del gusto, che si ottiene attraverso la nascita dei musei, delle accademie o delle mostre.
Ma come è possibile educare alla bellezza quando la sua stessa idea è messa oggi in discussione da ‘negazionisti’ che rifiutano perfino i termini “bello” o “estetica” e quando l’arte, allontanandosi dal gusto comune, si serve nelle avanguardie di ormai stanche provocazioni, del brutto in pittura o delle dissonanze in musica?”
Remo Bodei insegna Filosofia alla UCLA di Los Angeles e ha insegnato all’Università e alla Normale di Pisa. È membro dell’Accademia dei Lincei.
La sua produzione culturale è vastissima e i suoi saggi spaziano dall’idealismo tedesco a Agostino, Spinoza, Hölderlin, Weber, Freud, Bloch e tanti altri.
Tra i suoi libri più recenti segnaliamo: Limite (Il Mulino, 2016); La filosofia del Novecento (e oltre) (Feltrinelli, 2015); Generazioni. Età della vita, età delle cose (Laterza, 2014); Immaginare altre vite. Realtà, progetti, desideri (Feltrinelli, 2013). Tra le onorificenze di Bodei, quella di Grande Ufficiale dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana.
La Biblioteca Comunale di Cattolica ha avuto il privilegio di ospitare diverse volte interventi di Bodei: tra gli altri, proprio sui temi dell’estetica, il seminario FINESTRE SUL MONDO. Filosofia e arte come forme di conoscenza, tenutosi tra il 6 e l’8 giugno 1990, il cui video è consultabile, come le altre conferenze, nella mediateca.
Seguirà, domenica 11 febbraio, sempre alle 17, la conferenza rinviata del Prof. Federico Condello Istruzione umanistica, istruzione classica: un capitale simbolico e il suo destino.
Ogni incontro prevede la proiezione di un breve estratto scelto tra i più rilevanti dall’archivio filosofico video della Biblioteca, pertinente per analogia o differenza.
Ingresso libero fino a esaurimento posti a sedere.
Info:
0541 966603
