Si terrà domenica, alle 17, nell’ambito della nuova serie “Cosa fanno i filosofi?”, la conferenza di Federico Condello. Istruzione umanistica, istruzione classica: un capitale simbolico e il suo destino, il tema di cui parlerà nella Galleria della Biblioteca Comunale.
La conferenza di Federico Condello, chiude il ciclo 2017/18 L’educazione (buona) della storica rassegna “Che cosa fanno oggi i filosofi?”.
Il titolo/tema Istruzione umanistica, istruzione classica: un capitale simbolico e il suo destino proposto da Condello, filologo e critico letterario, cade proprio in un momento particolarmente opportuno, in cui sembra che gli imprenditori, italiani e non, reclamino più che mai con fermezza dalla scuola la necessità di poter disporre di numerosi giovani preparati e formati per l’impiego immediato nelle più diverse e tecnologicamente avanzate applicazioni produttive.
I licei, specie il liceo classico, e in generale gli insegnamenti letterari, storici, artistici filosofici, e scientifici di tipo teorico, appaiono dunque veramente alla corda, tacciati di inadeguatezza nei confronti del mercato del lavoro che sembra necessitare solo giovani preformati, tecno muniti, meglio se tecnotronici al massimo livello.
Tuttavia qualche dubbio può sorgere anche a dispetto dei luoghi comuni, specie se si paventa un’umanità debole nella parola, nella memoria, nel pensiero.
Il parere argomentato di Condello, appare chiaramente dal titolo del suo intervento.
Federico Condello insegna Filologia greco-latina e Letteratura e Tradizione Classica (Laurea in Lettere); coordina il Laboratorio di traduzione specialistica dalle lingue antiche e il curriculum didattico umanistico presso il Collegio Superiore dell’Università di Bologna.
Fra i suoi incarichi scientifici: è membro del Centro studi “La permanenza del classico” e del periodico “Eikasmós”. Collabora, in materia di classici e permanenza del classico, con il quotidiano «il manifesto» e con il suo supplemento «Alias-La TalpaLibri» (Roma) e con la terza pagina del «Corriere della Sera» (Milano). È autore di testi poetici, di numerosissimi contributi scientifici in ambito filologico, di traduzioni e introduzioni a pubblicazioni di autori greci e latini. Citiamo solo tra i libri, Elettra. Storia di un mito (Carocci 2016), I filologi e gli angeli. È di Eugenio Montale i diario postumo? (BUP 2014) e Montale e Pseudo Montale. Autopsia del “Diario Postumo”, in collaborazione con V. Graulli e F. Tomasi (BUP 2016). Fra le sue pubblicazioni di ambito poetico, due brevi sillogi in antologia: Sibili e nodi in “Quinto quaderno italiano di poesia contemporanea”, Crocetti 1996; Nodi, in “Sette poeti del Premio Montale”, Scheiwiller 1999. Inoltre, singole pubblicazioni in rivista, fra cui Anterem, Semicerchio, L’immaginazione, Atelier.
Ogni incontro prevede la proiezione di un breve estratto scelto tra i più rilevanti dall’archivio filosofico video della Biblioteca, pertinente per analogia o differenza.
Ingresso libero fino a esaurimento posti a sedere.
Su richiesta verrà rilasciato un attestato di partecipazione.
Info:
0541 966603
