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Cattolica: casa e lavoro a una donna vittima di violenza

Si chiama Miriam (nome di fantasia) è una giovane madre con due figli, è stata vittima di violenza da parte del compagno, è inserita da 2 anni in un programma di protezione attraverso la rete dell’Associazione Rompi il Silenzio e da oggi avrà una casa, ma soprattutto un lavoro e una speranza nel futuro. Tutto questo è stato reso possibile grazie al progetto pensato e realizzato dall’Istituto Maestre Pie dell’Addolorata con il sostegno economico di Riviera Banca e con il Patrocinio del Comune di Cattolica e di ACER Rimini.

Si tratta di un di ‘baratto amministrativo e sociale’ unico e originale nel suo genere. Miriam ha ricevuto, in comodato gratuito un appartamento che è stato chiamato Casa Gaudete che significa annuncio di gioia, di proprietà dell’Istituto, completamente ristrutturato e rinnovato. L’abitazione è adiacente alla Casa di Riposo G. Galli di Cattolica, gestito dalle comunità religiosa stessa. Proprio all’interno della CRA verrà inserita, dopo una formazione specifica di qualifica OSS, la giovane donna, che potrà ripartire per una nuova vita.

La cerimonia di oggi – ha detto Suor Carla Bertani – Madre Generale dell’Istituto Maestre Pie – è l’ultima di una lunga serie di accoglienze da parte dell’Istituto fatte a sostegno e in aiuto delle donne. Oggi ci sono altre forme di emarginazione della donna oltre alla povertà e altre sfide a cui noi, nel nostro piccolo, vogliamo continuare a dare una risposta”.

Anche la Presidente dell’Associazione Rompi il Silenzio, Paola Gualano, dopo il saluto del Sindaco di Cattolica Mariano Gennari e del Consigliere Regionale Giorgio Pruccoli che si sono complimentati per il progetto, ha affermato: “Grazie alla relazione tra le persone vengono fuori grandi cose, insieme possiamo fare la differenza”.

Oggi a Miriam è stato donato un sorriso – afferma Suor Mirella Ricci Legale Rappresentante dell’istituto Maestre Pie – dopo aver sperimentato la difficoltà grave di dover arrancare per la vita sua e dei  figli, finalmente può ricominciare il suo percorso con serenità. Quando abbiamo pensato a questo progetto, il nostro obiettivo era quello di mettere in sinergia fragilità generazionali diverse: nuclei familiari in difficoltà e anziani, ricavandone una risorsa. Si tratta di creare quella che può essere chiamata doppia inclusione sociale. E’ un percorso altamente innovativo e unico nel suo genere che va al di là del concetto di care giver. La gestione della nostra Casa Galli è improntata a una cura dell’anziano non solo dal punto di vista assistenziale ma anche psicologico e soprattutto sociale. Riteniamo che essa sia una risorsa importante per tutto il Distretto Sud della Provincia di Rimini”.

Presente all’ inaugurazione anche il Presidente di Riviera Banca Fausto Caldari che ha ricordato: “Riteniamo il sociale una priorità essenziale del nostro modo di essere banca del territorio, perché significa infondere benessere, ricchezza, volontà di operare, per il futuro proprio e quello degli altri.
Questo progetto dell’Istituto Maestre Pie dell’Addolorata, è davvero lungimirante e concreto, che va a colmare delle lacune e dei disagi, ormai troppo spesso presenti nella nostra società.
Un progetto che abbiamo sposato, perché fa parte del modo di essere e di operare, di Riviera Banca. Continueremo questa nostra attività con grande impegno e attenzione, perché noi siamo diversi dagli altri istituti. Con le persone abbiamo un rapporto speciale che vogliamo preservare, a maggior ragione con coloro che ogni giorno si spendono a favore del prossimo e del nostro territorio
”.

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