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Cattolica. Bimba muore di peritonite. Chiesto il processo per la dottoressa del pronto soccorso

Si era sentita male improvvisamente mentre si trovava a casa dei nonni. Era stata trasportata in ospedale con forti dolori addominali, poi era stata rimandata a casa su consiglio dei medici. È morta così nel luglio 2017 a Cattolica, dopo due giorni di agonia, Teresa, bimba di 5 anni residente a Montiano nel cesenate.

L’autopsia aveva accertato che la piccola è deceduta a causa di una peritonite. La piccola già da qualche giorno accusava vomito, febbre, nausea e dolori addominali. Tutti sintomi compatibili con quelli di appendicite e peritonite. I genitori di Teresa avevano deciso di trasferirla all’ospedale di Cattolica, perché la bambina presentava altri tipi di malore oltre alla febbre alta. Ma dal presidio medico l’avevano rimandata a casa dopo una visita durata poco più di 30 minuti, predisponendo delle analisi più approfondite per il giorno successivo. Dai test è emerso che Teresa aveva un’infezione e quindi le era stata prescritta una cura con antibiotici. Sembrava stare meglio, ma due giorni dopo, il 20 luglio, andando nel bagno di casa, è svenuta tra le braccia della mamma. Poi la corsa in ospedale, di nuovo, ma questa volta per lei non c’è stato nulla da fare.

Le indagini accertarono che la morte della piccola Teresa poteva essere evitata. Almeno secondo la perizia del medico legale, Donatella Fedeli, e del chirurgo pediatrico, Serenella Pignotti, che hanno esaminato il caso su disposizione della Procura. Per la perizia la bambina doveva essere trattenuta in osservazione, oppure il medico avrebbe dovuto inviare la piccola paziente al pronto soccorso pediatrico di Rimini. Un errore, secondo gli esperti, dovuto probabilmente all’inesperienza della dottoressa del pronto soccorso di Cattolica, ancora alle prime armi, a cui, dicono, si è aggiunta la mancanza della strumentazione necessaria alla diagnostica.

La procura ha concluso le indagini ed ha chiesto il rinvio a giudizio della dottoressa che era di servizio al pronto soccorso di Cattolica nel luglio del 2017. Era al primo incarico.
Sulla richiesta di rinvio a giudizio si dovrà pronunciare il Gip il prossimo 16 luglio.

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