Il presidente di Confcommercio Cattolica, Giacomo Badioli, alla luce della bocciatura da parte della Provincia di Rimini della area Bandieri a Misano, analizza la situazione nel suo territorio di riferimento, gettando lo sguardo fino a San Giovanni in Marignano dove è in ballo un altro progetto analogo.
“La scorsa settimana è arrivata notizia positiva per Cattolica – commenta Badioli -. Il nuovo centro commerciale di Misano Adriatico non si farà. Due gli elementi positivi. Il primo, si blocca un progetto “antico”, nato 20 anni fa, privo di prospettive per crescita economica e occupazionale del territorio. Il secondo, dialogo e confronto tra commercianti, imprese e cittadini con amministrazioni locali e provinciali, in grado di portare alla stop definitivo del progetto. Da non dimenticare anche la posizione unitaria e condivisa assunta da tutte le associazioni di categoria di Cattolica – Confcommercio, Confesercenti, Confartigianto, CNA – per fermare l’inutile costruzione del centro nell’area Bandieri. Fatto non da poco, visto che in ballo rimane ancora l’ipotesi di una nuova colata di cemento di 12 mila mq e annesso Ipermercato a San Giovanni in Marignano”.
“Inutile dire che le ragioni della contrarietà per Misano rimangono tali e quali anche per San Giovanni. Oggi, però, non può essere solo il tempo dei no. È il momento di pensare concretamente ai sì. A ciò che si vuole e si deve fare: pena declino e crescita zero. Un centro commerciale nella Regina lo abbiamo già. È un centro “naturale”: il nostro porto. Il contesto urbano e storico di Cattolica ci consente di realizzare – zero nuovo cemento – un’area raccordata con il centro dove negozi di prossimità, ristorazione, attività culturali, spettacoli, possono creare un percorso naturale di tempo libero, svago, shopping, assolutamente unico. Una zona a cui si accede dal nuovo lungomare e che rappresenti la naturale continuazione del nuovo waterfront della Regina. Basterà poi collegarlo alla nuova stazione ferroviaria e ai suoi parcheggi con micro-mobilità sostenibile, per dare accesso a cittadini e turisti ad aree pedonali e verdi, e alle nuove zone ristorazione e shopping del porto”.
“Tutto ciò significa offrire un contenitore seduttivo per turisti e cittadini – aggiunge il presidente di Confcommercio – . In grado di rendere riconosciuta e riconoscibile in Italia e all’estero, la nostra destinazione. Usando una parola di modo la Regina ha un “hardware”, straordinario a disposizione. A imprenditori, associazioni di categoria, amministrazione locale, il compito di completarlo con un nuovo contenitore: ovvero il “software”. Negozi e attività commerciale devono essere il cuore di questo progetto promosso e presentato al Comune il mese scorso dal comitato “Fronte del Porto”, realtà formata da oltre 20 attività economiche e commerciali di quella zona. Infatti, i dati sulla scomparsa dei negozi di vicinato e delle piccole imprese commerciali, nella sola provincia di Rimini negli ultimi 7 anni hanno chiuso 1.666 attività di questo tipo, ci dicono che il rilancio di questo settore non è rinviabile. Per farlo c’è bisogno di un prodotto turistico e d’ospitalità innovativo, di tanta qualità in ciò che offriamo. A Cattolica abbiamo però buone basi da cui partire. Uno dei grandi driver di crescita è la cultura e noi da decenni ci qualifichiamo per questo (Mystfest, Teatro della Regina, danza, spettacoli). Dopo centinaia di chilometri di litorali sabbiosi dell’alto lato Adriatico siamo il primo golfo naturale della costa. Siamo marca di confine e apriamo la porta di Urbino e Montefeltro e del parco naturale della Valconca e della rocca di Paolo e Francesca”.
“Dobbiamo mettere a regime e sfruttare a pieno queste potenzialità. Per esempio, nella zona dei 4 bar di via Fiume, con poco sforzo, mettendo in sinergia, commercianti, imprenditori, amministrazione, si può ritagliare uno spazio importante. Un luogo che con micro-eventi piccoli concerti, iniziative culturali e sociali, rende più viva e frequentata un’area molto bella e oggi non in grado di esprimere la sua potenzialità attrattiva. La nuova stagione estiva è alle porte e dobbiamo affrontare subito questi temi, coinvolgendo tutti gli attori di questo settore. Confcommercio Cattolica è pronta offrire il suo contributo già da ora. I dati economici di Paese e territorio ci invitano, però, a fare in fretta. Bankitalia la scorsa settimana ha certificato la stagnazione della nostra economia. I consumi interni diminuiscono ancor: – 0,1%. L’Emilia Romagna cresce ma l’unico comparto in sofferenza è quello del commercio, con il 2% in meno della base imprenditoriale. Col segno più c’è invece il turismo. Nel 2019 in provincia di Rimini i turisti sono aumentati dell’1,7%: in totale 3.669.692 visitatori. È un treno da non perdere e che deve fermarsi nella nostra nuova stazione”, conclude.
Nella foto: presentazione ad amministrazione Comune Cattolica, proposta “Porto Centro Commerciale Naturale”