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Castelli, musei e cascate: gite fuori porta per sfuggire alla Notte Rosa

Stufo della Notte Rosa? Alla ricerca di un pò di pace e tranquillità per sfuggire da danze e musica fino all’alba? Hai esagerato il venerdì e sabato vuoi solo un posto tranquillo dove dimenticare il cocktail di troppo?

La Romagna non dimentica nessuno e questo week-end offre gite ed escursioni lontani dal rumore della Riviera, vere e proprie oasi di tranquillità dove rilassarsi e godersi una pausa dal lavoro. Ne abbiamo messe insieme qualcuna per voi.

GITE FUORI PORTA 

E’ scientificamente dimostrato che immergersi nella natura per circa un’ora allevia lo stress, rilassa e riporta il buonumore. Ecco allora qualche suggerimento per una gita fuori porta a distanza di macchina dalla Provincia di Rimini, dove godersi un pò di pace e tranquillità – sfuggendo al traffico in direzione mare – ma senza rinunciare a fare un tuffo:

CASCATE DI ACQUACHETA (FC): La Cascata dell’Acquacheta, diventata famosa per essere stata citata da Dante, si trova nella Valle del Montone, all’interno del Parco delle Foreste Casentinesi. Circondata da una foresta di querce, castagni e faggi, questa splendida cascata crea giochi e zampilli in 90 metri di salto complessivo. Il percorso, abbastanza agevole di circa due ore, parte da San Benedetto in Alpe. Tutte le info su percorsi e come arrivare, qui

CASCATA DELL’ALFERELLO (FC): Bagno di Romagna è letteralmente circondata dalla natura ed una porzione del suo territorio è parte integrante del parco nazionale delle Foreste Casentinesi. Ma anche quelle aree che non sono ricomprese nel perimetro del Parco offrono scorci e vedute strepitose, in qualche caso mistiche come la cascata dell’Alferello (o delle Trote, come la chiamano alcuni in virtù della numerosa popolazione ittica) che è facilmente raggiungibile dal centro abitato di Alfero, a 15 minuti di auto dal Ròseo Euroterme Wellness Resort. Tutte le info su come raggiungerle, qui

CASCATA DEGLI SCALANDRINI (FC): Anche la Cascata degli Scalandrini si trova vicino a Bagno di Romagna nella Valle della Lama, nel cuore del Parco delle Foreste Casentinesi. La Cascata è raggiungibile con un’escursione di circa 40 minuti lungo il sentiero 227 con partenza dal Rifugio dei Fangacci. Il sentiero porta prima su un ponticello di legno in cima della cascata, quindi scende sugli scalini di roccia (gli Scalandrini appunto) arrivando fino alla base della cascata, da cui si gode di uno spettacolo mozzafiato. Tutte le info qui

MUSEI 

Se una camminata fino alla cascata non fa per voi, ma non volete in ogni caso rinunciare ad un pò di natura – magari coinvolgendo anche i più piccoli della famiglia, ecco una selezione di musei naturali in location strepitose, dove imparare divertendosi (e rilassandosi):

CASA DELLE FARFALLA @ MILANO MARITTIMA: La ricostruzione di una grande foresta tropicale, in una serra di oltre 500 mq, permette di ammirare centinaia di farfalle dai colori spettacolari provenienti da diverse parti del mondo, conoscendo da vicino il ciclo di vita di un insetto, le caratteristiche e peculiarità. La serra è un ambiente unico, dove le farfalle nascono, vivono e volano liberamente, posandosi sui fiori e attirate soprattutto dagli aromi e dai colori dei visitatori. Si riesce a osservarle da vicino, sui fiori o sulle grandi foglie di ficus, banani e altri arbusti. L’ecosistema è completato da chiocciole giganti, piante carnivore e fiori esotici. Tutte le info qui

MUSEO DELLE CONCHIGLIE @ BELLARIA IGEA MARINA: Allestito ai piani superiori di una  Torre Saracena (sec. XVII) il Museo delle Conchiglie custodisce la collezione malacologica, con reperti in parte provenienti dalla raccolta Desideri di Roma, acquistata dal comune di Bellaria e ordinata dall’Istituto di Zoologia dell’Università di Bologna. Si tratta di una varia serie di conchiglie, molluschi, scheletri di organismi marini, madreporari, echinodermi, crostacei, corazze di tartarughe. Tra gli esemplari più rilevanti figurano alcuni nautili dell’Oceano Indiano, tritonidi, grandi volute, ostriche perlifere e le rare navicelle utilizzate dall’argonauta per l’incubazione delle uova. I pezzi esposti, provenienti da ogni parte del mondo, costituiscono un notevole patrimonio naturale molto utile sia per iniziare la conoscenza del mare che per vedere la complessa evoluzione dei minuscoli abitatori del mondo sommerso. Tutte le info qui

MUSEO PALEONTOLOGICO @ MONDAINO: Allestito nella Rocca Malatestiana nel 1981, espone un campionario dei fossili di fauna e flora rinvenuti nel territorio di Mondaino, risalenti alla fine del Miocene (circa 5 milioni di anni fa). I fossili di Mondaino sono celebri per la varietà dei pesci, appartenenti a 21 specie diverse, e per rari resti di uccelli. Attraverso la lettura del Grande Libro dell’Evoluzione Terrestre, il visitatore riscopre la natura intima di queste terre di Romagna e gli sconvolgimenti che ne mutarono la fisionomia nel periodo miocenico (da 26 milioni a circa 5 milioni di anni fa). Centinaia di reperti fossili, impressi sui friabili strati di roccia sedimentaria detta “Tripoli”, rinvenuti in loco, fanno di Mondaino una tappa irrinunciabile per gli appassionati del settore. Tutte le info qui

CASTELLI 

Se, invece, siete appassionati di storia e non volete rinunciare all’avventura, ecco qualche castello da visitare nei paraggi della Riviera, ciascuno con il suo carico di leggende e misteri alle spalle:

CASTELLO DI MONTEBELLO: Il castello di Montebello è conosciuto dai più come Castello di Azzurrina, dal nome della bimba misteriosamente scomparsa nel 1375, che la leggenda vuole abiti ancora tra le mura della fortezza. Dall’alto dei suoi 436 metri, Montebello domina elegante la valle del Marecchia e dell’Uso, offrendo anche al visitatore più esigente un affascinante percorso tra storia, arte e natura. La poderosa rocca, un tempo teatro di numerose battaglie, ci offre oggi silenziosa un panorama mozzafiato; segnata da una storia millenaria, ci guida alla scoperta dei suoi tesori nascosti, nonché dei suoi misteri. Per info, qui

ROCCA FREGOSO – SANT’AGATA FELTRIA: Costruita circa nell’anno mille sul Sasso del Lupo, era chiamata anticamente “Petra anellaria” per la forma circolare della roccia su cui si appoggia. Dal 1506 al 1660 fu feudo dell’illustre Famiglia genovese dei Campofregoso che la trasformarono in residenza signorile. Oggi la rocca ospita il mondo delle fiabe con quattro stanza dedicate a quattro temi, in collaborazione con lo stilista Salvatore Ferragamo. (Nella foto a inizio articolo)

CASTELLO DI LONGIANO: Il castello sorge sulla sommità di un colle (circa 200 m), a dominare il centro storico di Longiano, ancora cinto dalle mura malatestiane. La fortificazione, a pianta trapezoidale, si staglia per la pronunciata dimensione verticale del corpo di fabbrica, dove due massicci torrioni quadrangolari angolari fanno blocco con l’elemento di raccordo sopraelevato in età recente. È sede della fondazione “Tito Balestra” che conserva un’importante collezione di opere di artisti del Novecento.

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