Ci sono ragazzi e ragazze in jeans, parka e anfibi, ci sono famiglie con passeggini, persone di mezza età, anziani e migranti. Sono tanti volti della stessa Rimini quelli che sfilano nel corteo di oggi, sabato 28 ottobre, indetto dal centro sociale Casa Madiba Network. Si parte dall’Arco d’Augusto per poi percorrere tutti i punti nevralgici della città, fino ad arrivare in via Dario Campana. Perchè l’obiettivo è uno ed è preciso: permettere a ogni persona, a prescindere dal redditto, dal sesso e dalla nazionalità di vivere dignitosamente. E, per ‘vivere dignitosamente’, si intende poter disporre di quattro pareti al chiuso dove dormire, mangiare, farsi una doccia, stare con i propri parenti e fare tutte quelle piccole grandi cose di cui un essere umano necessita per non essere mortificato dalla vita. Casa Madiba Network cerca di realizzarlo sfilando per Rimini. Portando a galla queste tematiche sociali. E, in particolare, attraverso l’esperienza della gestione di Casa Don Gallo: un edificio nel quale i madibers ospitano quarantadue senza tetto, italiani e stranieri. “Una casa per tutti. Per una città a misura dei bisogni e non degli interessi”: è questo lo slogan dello striscione impugnato dai militanti in prima fila, che aprono la manifestazione tra musica, cori, rivendicazioni e qualche invettiva contro il primo cittadino.
