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Caro Lucianone, prova a volare alto su Riccione

Il Vicesindaco Tirincanti si è finalmente accorto che alla città di Riccione servono anche un po’ di lavori. I nostri vecchi dicevano “piutost che gnint le mei piutost”. Certo che, attualmente, ci si accontenta di poco.

Sul porto dopo aver promesso – in campagna elettorale – investimenti mirabolanti, non servono più nuovi posti barca o darsene nuove; tutto si può risolvere con un piccolo arredo urbano.

Non parliamo di piazza Unità, dove basta togliere qualche bancarella.

Per il centro sportivo basta mettere in ordine e fare manutenzione alla tensostruttura.

Anche se queste non sono le uniche priorità per Riccione (e forse neanche le più urgenti) vorrei segnalare alcune idee.

Sul porto, se si vuole ridimensionare o eliminare il parcheggio, bisogna trovare un’alternativa. Quindi l’intervento sull’area Savioli e sulle aree pubbliche circostanti diventa indispensabile. Dato che finalmente un membro di questa giunta si è accorto che il TRC porta anche qualche vantaggio (lo sfondamento di via Bellini), cosa aspettate a realizzare il parcheggio multipiano al porto, a monte della ferrovia?

Grazie per aver riconosciuto – finalmente – quanta forza di attrazione ha il nostro centro sportivo. Peccato che quando l’abbiamo realizzato molti di voi protestavano. Ricordo che qualcuno si era anche incatenato. Adesso vi siete accorti – meglio tardi che mai – che il turismo sportivo è una delle risorse più importanti per Riccione e ogni investimento in questo senso è benvenuto. Ma per carità, risparmiateci un altro gonfiabile. Magari provate a pensare come sarebbe stato importante approfittare del cantiere TRC per aprire un nuovo sottopasso in via Romagna per collegare la “cittadella sportiva” agli alberghi. Pensate anche allo sviluppo enorme degli sport in spiaggia e investite seriamente al Marano.

Insomma, caro Lucianone, prova un pochino a volare alto. Lo so che per quelli della nostra stazza è difficile, ma almeno provaci, perché Riccione ne ha bisogno. Dopo tre anni, almeno, si inizia a parlare di qualche lavoro.

Daniele Imola

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