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Caro benzina, il governo concede un tavolo tecnico chiesto da Gnassi

“Caro carburanti? Basta bugie ore si convochi tavolo di crisi”. A parlare è il deputato riminese Andrea Gnassi. Che incassa l’ok del governo alla convocazione di un tavolo di crisi e un question time alla Camera in commissione Attività Produttive.

Bene che il governo accolga la nostra richiesta di convocare urgentemente un tavolo di crisi del settore dei carburanti che affronti il problema degli alti costi di benzina e gasolio per i cittadini e le imprese e che definisca la riorganizzazione della distribuzione energetica in Italia”. La richiesta era stata avanzata del deputato del partito Democratico Andrea Gnassi nel corso del question time in commissione Attività produttive alla Camera e il governo ha dato parere favorevole.

È ora di passare dalla propaganda alla consapevolezza  che il Governo e la maggioranza devono esprimere una cultura di governo. La propaganda va a sbattere sui fatti. I fatti si affrontano con interventi e non continuando la propaganda. Prima hanno detto  ‘Non abbiamo mai promesso il taglio delle accise’ poi hanno dovuto ammettere di averlo scritto nel programma elettorale della Presiedente del consiglio”.

Il punto è che “chi governa non può continuare a fare come se fosse all’opposizione. In questi mesi chiunque avesse una proposta per il Paese diversa diventava per la presidente del consiglio un nemico della patria. Oggi con gli italiani che non ce la fanno più invece di affrontare nel merito il caro carburante si pensa davvero di evocare i nemici dei carburanti? Si pensa davvero di caversela dicendo che grazie alle accise ora chi ha più soldi è giusto che  paghi più caro il carburante? Operai, artigiani, imprese, famiglie non li abbiamo sentiti festeggiare alle pompe di benzina. Problemi complessi richiedono ascolto e interventi puntuali, a partite dall’istituzione di un Tavolo Tecnico di crisi con tutti i soggetti coinvolti” aggiunge Gnassi, proseguendo: “Le mistificazioni per confondere non servono, perché è del tutto evidente che gli aumenti generalizzati dei prezzi alla pompa di queste settimane sono dovuti alla mancata proroga del taglio delle accise stabilito  dal governo Draghi. Speriamo che con l’istituzione del Tavolo di crisi finisca il tempo delle sceneggiate: è sicuramente doveroso accertare eventuali speculazioni sul prezzo dei carburanti, ma non fare di questo il capro espiatorio di una scelta politica sbagliata e che va contro l’interesse degli italiani”. Per il deputato Dem “è necessario riprendere ora un dialogo serrato con tutti i soggetti del settore coinvolti che lamentano un’eccessiva deregolamentazione, tenendo però presente che  i gestori di carburanti  non possono modificare i prezzi comunicati dalle compagnie e dai retisti, pena la rescissione dei contratti, avendo un margine prefissato, non in percentuale sull’erogato ma in misura fissa, in ragione del venduto”.

 

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