Quando si negano le parole
e non danza il verbo
sul polline della terra,
questo è il silenzio.
Come se la morte
intrappolasse i suoni
nella sua oscura confraternita.
Allora sono solita chiamarlo
e condividere i suoi muti cenni di trincea.
Sono la convitata di pietra
nel suo taciturno territorio
e lì faccio nidi di parole
in cui depongo le uova.
Carmen Yáñez (Santiago del Cile, 1952)