C’è anche la Carim fra i potenziali destinatari degli aiuti di Stato. Anche se la Banca d’Italia non ha ancora comunicato nulla di ufficiale, pare che fra le banche “bocciate” alle ultime ispezioni e stress test ci sia anche la Cassa di Risparmio di Rimini.
Pur trattandosi di simulazioni – per altro contestate da più parti nelle loro modalità – la Bce considera la bocciatura in uno stress test una delle condizioni per poter effettuare una ricapitalizzazione pubblica senza andare contro alle norme che vietano gli aiuti di Stato. Per ora si sa che le ispezioni concluse da Bankitalia in ottobre in sette istituti di medie dimensioni sui cui essa esercita direttamente la vigilanza, hanno messo in luce una carenza di liquidità complessiva di 740 milioni . Via Nazionale non ha ancora fatto i nomi, ma dalle indiscrezioni nella lista figurano Carim, Cassa di Risparmio di Cesena e Cassa di Risparmio di San Miniato.
Non rientrerebbero nel paracadute pubblico invece Nuova Banca Marche, Popolare Etruria, CariChieti e Cassa di Risparmio di Ferrara, per le quali non sono stati effettuati stress test recenti. Le prime tre dovrebbero però essere assorbite da Ubi.
Invece, gli aiuti potrebbero essere considerati legittimi Monte dei Paschi, Popolare Vicenza, Veneto Banca, Banca Carige e per i sette istituti di cui fra breve sarà ufficializzato il nome.