Sulla situazione di Carim, riceviamo e pubblichiamo un comunicato di “Cassa 1840”:
“Apprendiamo che la nuova approvazione del bilancio di esercizio al 31/12/2016, previa integrazione della parte informativa si è resa necessaria al fine di incorporare nuovi e rilevanti eventi suscettibili di influire favorevolmente sulle prospettive di banca Carim.
Fatto che si va a sommare con la notizia pubblicata nei giorni scorsi dal giornale digitale “Rimini 2.0” di un sondaggio commissionato da Credit Agricole-Cariparma, per capire il livello di gradimento dei clienti sui servizi di Banca Carim e per testare la conoscenza e le attese del territorio sul possibile nuovo acquirente – Credit Agricole Cariparma, che dimostra l’ interesse dello stesso all’ investimento.
Quello che possiamo ricordare ai soggetti interessati ad investire in banca Carim è che gli Azionisti privati, (oltre 7.000) sono anche correntisti e clienti della Banca che nei momenti difficili hanno dimostrato la loro vicinanza continuando a dare fiducia all’ Istituto e come già detto sono disponibili a continuare detto rapporto purché vi siano le condizioni di un giusto rispetto reciproco.
Come ci hanno più volte detto, Banca Carim ha iniziato da tempo un percorso di ristrutturazione di cui non si può non tenerne conto; gli sforzi messi in atto da dipendenti managment e amministratori non possono essere dimenticati; a ciò va aggiunto che gli NPLs di cui si parla tanto e che ora sono visti come la
“peste” del sistema bancario italiano potrebbero essere il “tesoretto” del prossimo futuro in un mercato immobiliare che stà dando segnali di ripresa almeno nel numero delle compravendite.
Quello che vogliamo sia chiaro – seppure la trattativa arrivi in una stagione, quella estiva, nella quale il territorio è più impegnato a livello lavorativo – è che non lasceremo cadere la giusta attenzione a quello che è il nostro investimento di azionisti in Banca Carim.
Se Credit Agricole-Cariparma vorrà confermare con i fatti, quanto più volte lasciato trapelare attraverso articoli di stampa, in riferimento alla sua propensione all’attenzione al territorio ove va ad investire, Credit Agricole-Cariparma, non potrà esimersi da un confronto con gli azionisti nel quale esplicitare i suoi progetti e obbiettivi.
Crediamo sia più semplice parlarsi che affidarsi ad un sondaggio: quello che faremo sia nei tempi che nei modi sarà direttamente proporzionale all’atteggiamento che il possibile, nuovo azionista di maggioranza vorrà tenere con gli attuali azionisti da oggi in avanti”.
“Cassa 1840” è una associazione senza scopo di lucro che riunisce circa 120 azionisti (piccoli e non) di Banca Carim. E’ presente nel CdA della banca con due consiglieri e un sindaco revisore. Complessivamente, gli aderenti all’associazione, detengono una quota importante del capitale sociale, circa il 12%.
“Vorremmo conoscere la proposta di Credit Agricole-Cariparma – dice Matteo Bartolini che, insieme a Tiziano Marchi, sono i coordinatori del gruppo – e incontrarli per capire meglio e verificare le possibilità per fare il bene della Banca”.