Una bella storia di solidarietà in perfetto clima Pasquale, quella avvenuta a Riccione oggi.
Forte il legame tra l’Arma dei Carabinieri e dei sacerdoti parrocchiali presenti su tutto il territorio nazionale. Ne è una testimonianza quanto accaduto oggi nella Perla Verde.
Dalla consueta e proficua collaborazione tra i militari dell’Arma della Compagnia di Riccione, guidata dal Capitano Marco Califano e la parrocchia al Patrono San Martino, il cui parroco è Don Antonio Giovanni Moro (foto) – sia nata una iniziativa che – come si legge in una nota ufficiale dell’Arma – “intende conferire speranza e sottolineare il tradizionale ruolo dell’Istituzione in difesa dei cittadini, specie di quelli più deboli ed in maggiore difficoltà”.
Tutto parte circa un mese fa quando gli uomini dell’Arma di Riccione traevano in arresto 3 donne – non nuove ad episodi di furto anche per valori significativi – trovandole in possesso di numerose derrate alimentari – di valore ingente – asportato a più riprese all’interno di un esercizio commerciale della grande distribuzione sito a confine tra i comuni di Misano Adriatico (RN) e Riccione (RN).
Nella circostanza, buona parte della refurtiva veniva immediatamente restituita ai legittimi proprietari; un ulteriore porzione, tuttavia, pur essendone acclarata la provenienza furtiva, non veniva ricondotta alla originaria disponibilità del supermarket, motivo per il quale veniva inizialmente sequestrata.
Frattanto, per evidenti ragioni di salvaguardia della qualità e dell’integrità della merce, i militari dell’Arma recentemente si attivano presso il Tribunale di Rimini, ottenendo il dissequestro della refurtiva residua e la contestuale destinazione per finalità benefiche.
Nella giornata di ieri una pattuglia degli uomini del Comando di Viale Sirtori si portava presso la Chiesa di San Martino e consegnava al parroco, Don Antonio quanto dissequestrato con la richiesta di destinarlo ai più bisognosi.
Molto contento il del parroco che, con gran cordialità ha ringraziato l’Arma per la consueta sensibilità facendo agli agenti, che ha definito “angeli in uniforme”, i migliori auguri di buona Pasqua.
