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Capodanno senza concertoni. Prenotazioni a rilento

Che non sarà un Capodanno come quelli dell’era pre covid lo si era capito da un pezzo. Se quello del 2020 fu festeggiato nelle case in una zona rossa “nazionale” quello venturo non dovrebbe riservare sorprese: si tornerà nei ristoranti e nelle piazze che però si dividono, perchè non sono poche le amministrazioni comunali stanno rinunciando ai tradizionali “concertoni”. La Romagna è un esempio: a Rimini niente big in cartellone (perlomeno nel palinsesto musicale, nella cornice di Piazzale Fellini) e niente concerti in programma, anche se l’amministrazione comunale annuncia di non voler rinunciare alla notte bianca per eccellenza con un programma di eventi diffusi tra il centro storico e la zona mare anche se sono ancora al vaglio le modalità e format. Niente concerti neppure a Bellaria. A puntare ancora sulla serata musicale all’aperto sono Riccione e Cattolica. Nella Regina si propone una serata musicale in piazza Mercato, ma se necessario seduti e distanziati, a Riccione è in corso un confronto con il prefetto per capire come realizzare l’evento.

Turismo: feste natalizie tra luci e ombre

Gli albergatori della Regione Emilia Romagna inquadrano tra luci e ombre il periodo delle festività natalizie. “Gli eventi di piazza sono fondamentali motori peri turismo nel periodo delle feste di Natale e in particolare Capodanno – spiega il presidente di Asshotel Fabrizio Albertini –  ed è sicuramente importante che le amministrazioni si preoccupino di migliorare l’offerta proprio sotto il profilo degli eventi in particolare quelli all’aperto, meno rischiosi”. Stando ai numeri forniti da Asshotel in Regione risulta già prenotato in vista del Capodanno il 60% delle camere. “Ma parliamo di dati viziati. In tanti hanno scelto di non versare la caparra per tutelarsi da eventuali recrudescenze della pandemia o dalle limitazioni. Potrebbe essere quindi un dato sottostimato comunque lontano dai numeri del 2019”. Lo stesso Fabrizio Albertini titolare di un hotel di Cesenatico non aprirà il suo albergo. “Tra pulizie e costi energetici non conviene – spiega ancora Albertini – oltretutto per aprire quattro giorni avremmo pure fatto fatica a reperire personale. È il primo anno che succede dopo più di due decenni che aprivo per le feste di fine anno”.

Gli operatori turistici della Riviera di Rimini confermano le difficoltà del periodo. Arrivano richieste di informazione su cosa potrebbe succedere in zona gialla. Prenotazioni a rilento e con poche caparre versate per tenersi le mani libere per eventuali disdette. Ad oggi le strutture ricettive aperte per fine anno (circa 300, in calo rispetto agli anni passati) registrano una percentuale di riempimento vicina al 50%.

La Riviera attrae anche senza concerti

Fatto sta che anche senza eventi la Riviera Romagnola è comunque appetibile per il popolo dei vacanzieri di Capodanno. “Cesenatico, Cervia, Rimini e Riccione – continua Albertini – a prescindere dagli eventi si confermano anche per quest’anno attrattive, un vero e proprio brand insomma. Apprezzabili le iniziative di Riccione con tanti eventi e tante persone in piazza e per strada già in questi giorni”.

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