Studiosi e cinofili non cessano ancora di dibattersi sulla teoria del capo branco o lupo alfa. C’è chi la sostiene, chi la vede come un errore.
Ma partiamo dal principio…
Anni fa, per studiare i lupi, sono stati usati degli esemplari cresciuti in cattività. Assemblato questo ‘branco’ gli studiosi, con a capo Rudolf Schenkel, li hanno osservati, descrivendo la violenza dei vari soggetti, pubblicando quanto osservato e concludendo che, per gestire il proprio cane bisogna essere un capo branco autoritario (lupo alfa, dominanza) e da lì i sistemi coercitivi che molti pseudo educatori usano e insegnano ai proprietari di cani.
Quando poi sono stati studiati i lupi nel loro habitat naturale è emersa una realtà diversa.
Il branco è una famiglia: genitori e figli e il capo branco non è altro che il padre che insegna ai figli le regole del branco e della natura selvaggia e lo fa con assertività, coerenza e senza alcuna forma di violenza.
A quel punto sono nate altre due tipologie di pensiero e con loro altrettante scuole cinofile: il capo branco, inteso come soggetto violento, non esiste (David Mech) e, il capobranco esiste ma è un individuo autorevole che impone delle regole ma allo stesso tempo rispetta l’altro come individuo (Marc Benkoff) non c’è coercizione né violenza.
In natura, la violenza e l’aggressività non sono ammesse. Esse, infatti vanno contro gl’interessi del branco stesso; sono ammessi individui equilibrati e rispettosi delle regole, ma a sua volta è può diventare un capo solo chi è equilibrato.
Riassumendo: il capo branco esiste ma come colui che gestisce la relazione, le risorse e le iniziative, dando delle regole, ma ha rispetto degli altri: un padre autorevole! Ed è quello che il cane cerca in noi.
Un padrone autorevole è considerato un capo branco degno di fiducia e rispetto.
Essere un padrone autorevole cosa significa nella vita di tutti i giorni? Gestire il gioco, il cibo (non dalla tavola) e gli spazi e gestire le iniziative ma allo stesso tempo giocare con il cane, fargli fare lunghe passeggiate e preoccuparsi per lui, farlo stare bene.
Quindi anche nel rapporto uomo-cane la violenza non è una soluzione, come non è lo è il ‘troppo amore’ (padrone permissivo), il cane avrebbe troppa libertà d’iniziativa e farebbe cose che non può fare in una società urbana quale la nostra.
Da altri studi è emerso che lo stesso stile educativo che si usa con i figli lo si usa anche con i cani. I figli più equilibrati sono quelli che hanno dei genitori autorevoli.
https://www.crescita-personale.it/articoli/relazioni/famiglia/padri-autorevoli-o-autoritari.html
https://it.blog.bepuppy.com/cani/addestramento-cani/come-diventare-capobranco/
Giovanna Foschi
Autrice – Giornalista – Cinofila