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Canoista scomparso a Cesenatico il 5 dicembre, corpo trovato nel mare di Ortona

Lo avevano cercato in mare per giorni e giorni, da quel 5 dicembre in cui di lui si erano perse le tracce dopo che aveva lasciato la costa di Cesenatico in canoa. Lo hanno ritrovato ieri  40 miglia al largo di Ortona (Chieti), prima avvistato da un peschereccio di San Benedetto del Tronto, poi ripescato da una motovedetta della della Capitaneria di Porto di Ortona.

Le ricerche del canoista, che avevano coinvolto anche i mezzi dei comandi costieri di Rimini e Pesaro, erano proseguite finché due giorni dopo la sua imbarcazione era stata individuata a 8 miglia dalla costa romagnola, ma di lui nessuna traccia.

Il gioco delle correnti rendeva probabile che il naufrago fosse stato trasportato verso sud-est e quindi le ricerche si erano concentrate soprattutto nello specchio di mare di fronte a Rimini. Si era alzato più volte in volo l’elicottero dei Vigili del fuoco di Bologna, mobilitati i mezzi dell’aeronautica militare e tutti quelli navali di Guardia di Finanza, Polizia e Carabinieri; allertato anche l’elicottero Eni di supporto alle piattaforme metanifere, ma tutto è stato vano fino al drammatico avvistamento di ieri.

Questa mattina da parte i familiari dell’uomo, un bolognese di 45 anni amministratore di condomini, hanno proceduto alla sua identificazione all’obitorio dell’ospedale di Chieti. Il sostituto procuratore della Repubblica di Chieti Giancarlo Ciani;ha disposto l’autopsia, che verrà eseguita il prossimo 27 dicembre.

Al momento della scomparsa del canoista erano emerse vicende poco chiare attinenti la sua attività lavorativa.

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