La Camera dei Deputati ha approvato il disegno di legge: Delega al Governo per la revisione e il riordino della normativa relativa alle concessioni demaniali marittime, lacuali e fluviali ad uso turistico-ricreativo.
Hanno votato a favore la maggioranza 173 (Pd, Alleanza Popolare)contro 82 centro destra e 5 Stelle e 41 astenuti
Il disegno prevede:
adeguati limiti minimi e massimi di durata delle concessioni entro i quali le regioni potranno a loro volta fissare la durata delle stesse per assicurare un uso rispondente all’interesse pubblico, prevedendo anche che le regioni, per garantire la pluralità e la differenziazione dell’offerta, possano disporre limitazioni sul numero massimo di concessioni negli ambiti territoriali di riferimento per singolo operatore economico”. Proprio per le “innovazioni che verranno introdotte, è previsto tra i principi e criteri direttivi un adeguato periodo transitorio per l’applicazione della disciplina di riordino”.
Il Governo viene, inoltre, “delegato alla revisione dei canoni concessori, che dovranno essere determinati con l’applicazione di valori tabellari, tenendo conto della tipologia dei beni oggetto di concessione, anche con riguardo alle pertinenze e alle relative situazioni pregresse. Nel caso di concessioni demaniali di più elevata valenza turistica, il canone è maggiorato e una quota, calcolata in percentuale sulle maggiori entrate annue rispetto alle previsioni di bilancio, destinata alla regione di riferimento”
Il testo è stato modificato ed integrato nel lavoro delle commissioni parlamentari. In particolare sono stati inseriti i seguenti punti:– un periodo transitorio per le concessioni assegnate entro il 31/12/2009, gare subito per le nuove concessioni
– viene riconosciuto il principio del legittimo affidamento
– viene riconosciuto il valore commerciale dell’impresa
– vengono salvaguardati i livelli occupazionali
– vengono valorizzate le peculiarità territoriali, le forme di gestione integrata dei beni e delle attività aziendali e le professionalità acquisite sia dai concessionari, sia dai gestori
– vengono introdotti criteri premianti per strutture a basso impatto ambientale e per le strutture che offrono servizi di fruibilità della infrastruttura e della spiaggia ulteriori rispetto a quelli già previsti per legge a favore delle persone disabili
– si dovranno definire la facile e difficile rimozione dei beni realizzati dai concessionari
– le Regioni, con specifica legge, dovranno definire il numero massimo di concessioni assegnabili al singolo operatore.
Con il voto di oggi la legge passa al Senato. Molti dubbi rimangono sulla possibilità di un’approvazione definitiva anche al Senato. Le ragioni sono sostanzialmente due.
– La legislatura sta finendo e deve essere approvata ancora la legge di Bilancio
– Al Senato i numeri della maggioranza sono molto più ristretti ed è proprio in quel ramo del Parlamento che il centro destra ha deciso di dare battaglia. Infatti oggi pomeriggio è prevista una conferenza stampa del centro destra unito per dire no a questa legge