Di segnalazioni “ce ne arrivano”. E anche il problema casa a Bologna “un po’ ha inciso” sul calo delle matricole, viste le “difficoltà dei nostri studenti a trovare alloggio”. Ma, in fin dei conti, in maniera “non così rilevante”. A sostenerlo è il rettore dell’Alma Mater di Bologna, Giovanni Molari, presentando oggi in Ateneo i dati dei nuovi iscritti.
“L’influenza del caro affitti è presente, ma non in modo così preoccupante – afferma Molari – il calo delle matricole è del tutto fisiologico. Abbiamo avuto diverse segnalazioni di chi rinuncia all’iscrizione per il problema casa, ma l’impatto sulle iscrizioni non mi sembra così rilevante”.
L’Alma Mater di Bologna registra quest’anno circa 1.800 matricole in meno, su un totale di 89.000 studenti. In ogni caso, assicura il rettore, “il problema c’è e stiamo cercando di risolverlo con diverse iniziative e su vari fronti”, a partire dalla richiesta al Governo di maggiori finanziamenti per gli studentati. “Stiamo lavorando di concerto con le istituzioni del territorio, in particolare col Comune, per trovare soluzioni che possano mitigare il problema nei prossimi anni – afferma Molari – speriamo di ottenere risultati a breve. C’è la disponibilità di tutti gli attori a lavorare di concerto per risolvere il problema”.
Il rettore dell’Università di Bologna ricorda anche il bonus affitti messo in campo dall’Alma Mater per aiutare i propri studenti, e rivendica: “Non credo che l’Ateneo non si sia presa a cuore il problema. La nostra mission non è certo lavorare nel campo dell’immobiliare, ma negli anni abbiamo investito molto anche per realizzare nuovi studentati”. Di certo, aggiunge Molari, “Bologna deve diventare una città più accogliente” per gli studenti. Ma non è solo una questione legata al capoluogo. “Abbiamo problemi analoghi a Ravenna, Forlì e Cesena – ricorda il rettore – mentre a Rimini il tema è più legato alla stagionalità degli affitti. In ogni caso è un problema generalizzato”.
Su Rimini e Ravenna, tra l’altro, “stiamo ragionando coi sindaci per migliorare l’assetto dell’Ateneo su entrambi i territori. Mentre a Forlì e Cesena i Campus sono stati unificati, a Rimini e Ravenna sono più diffusi sul territorio”. In questo senso, ribadisce Molari, “abbiamo anche un problema di alloggi. L’interlocuzione è in atto, ma soluzioni ad oggi ancora non le abbiamo”.
(Agenzia DIRE)
