Bisognerebbe fare più sport. Dovremmo curare di più il nostro corpo, mangiare sano e fare più movimento: voce del verbo volersi bene, come diceva qualcuno, anche perché di mezzo c’è la nostra salute.E se non ci piace stare chiusi in palestra, soprattutto ora che è sbocciatala primavera e il clima è diventato più mite, possiamo tentare con il Calisthenics. Che sta prendendo piede anche grazie al lancio di trasmissioni tv come Italia’s Got Talent.
Il Calisthenics è una sorta di allenamento che coinvolge braccia, addominali e gambe in una totale libertà di movimento; il tutto in assenza di macchine e pesi esterni. Per questo motivo può essere svolto praticamente ovunque, senza il bisogno di una palestra. E forse il bello sta proprio in questo. Questa disciplina sportiva è sbarcata anchein riviera, grazie al riminese Mauro Iorio, 36 anni, coach di questa sorta di allenamento all’aperto, che nel 2013 ha fondato ‘I’m Training’, il primo centro di ‘Calisthenics Street Workout.
Coach, in che cosa consiste esattamente il Calisthenics?
«Il Calisthenics è un termine che nasce dalla fusione di due parole greche: ‘kalos‘ e ‘sthenos‘ e tradotto letteralmente significa: ‘la bellezza della forza’, per indicare l’armonia con la quale si contraddistinguono tutti i gesti di questa disciplina sportiva che prevede come unico carico allenante il peso del proprio corpo e che va sempre più diffondendosi su tutto il globo ormai già da qualche anno».
Da quanto tempo lo pratica?
«Sono appassionato di allenamento a corpo libero da sempre. Fin da bambino mi piaceva imitare i gesti dei ginnasti e fare le varie stazioni del percorso vita del parchetto vicino casa. Crescendo ho deciso di trasformare questa passione nel mio lavoro e ho quindi intrapreso la formazione universitaria in ‘Scienze delle attività Motorie’ presso l’Ateneo di Urbino. Solo negli ultimi anni c’è stato un vero ritorno alle origini nel mondo del fitness, con l’avvento dell’allenamento funzionale e del Calisthenics, che comprende tutti gli esercizi che si possono fare con il solo ausilio del proprio corpo».
In quanti lo praticano in Italia e nel mondo?
«Sono in tantissimi ormai che si allenano con lo Street Workout, altro termine con cui si può identificare la ginnastica calistenica. Inizialmente lo sviluppo maggiore è avvenuto nei paesi dell Est e negli Usa, ma recentemente, soprattutto grazie ai media e ai social network, lo si pratica in ogni angolo del mondo e anche qui. Da noi in Italia il livello è salito tantissimo con atleti, anche giovanissimi, sempre più forti e determinati».
Sono più le donne o gli uomini che si avvicinano al Calisthenics?
«Inizialmente, la pratica del Calisthenics, per la complessità di alcuni esercizi e la notevole dose di forza necessaria per eseguirli, sembrava fosse uno sport riservato solo al sesso maschile. Ultimamente, però, sono sempre più le donne che si avvicinano alla calistenia, essendoci tantissimi esercizi praticabili senza problemi anche dal gentil sesso, con risultati incredibili in termini di miglioramento estetico, dimagrimento e tonicità muscolare. Non si deve inoltre dimenticare che, essendo un attività fisica volta allo sviluppo della forza, della resistenza, dell’ equilibrio e di tante altre capacità motorie, da un importante contributo al mantenimento della salute psicofisica della popolazione, combattendo in modo efficace i grandi problemi sociali di sovrappeso e sedentarietà».
Quindi, tutti possono provarci?
«Come detto prima, il Calisthenics è costituito da un vastissimo repertorio di esercizi, che possono essere divisi per livelli di difficoltà diversi. Per questo motivo non è una disciplina riservata a giovani fenomeni e talentuosi, ma può essere rivolta anche alle fasce di età più over, con obiettivi di riequilibrio posturale o, per esempio, di preparazione atletica specifica per altri sport.
Ovviamente, trattandosi di allenamento fisico, richiede una conoscenza adeguata delle forme tecniche ed esecutive, per evitare di incorrere in infortuni dovuti ad una pratica sbagliata. Chi è alle prime armi è sempre meglio che si faccia seguire da un professionista capace».
Perché, secondo lei, sta avendo cosi successo?
«Molti parlano dell’ennesima moda e fanno già pronostici sulla sua effettiva durata prima dell’inevitabile declino. A parte questo, io sono del parere che ben vengano le mode se portano beneficio in termini di miglioramento della salute e contrasto all’inattività fisica dei ragazzi, che passano sempre più tempo davanti al computer, dedicandosi sempre meno alle attività ricreative svolte all’aperto e in gruppo. Negli ultimi anni sono cambiati i canoni di riferimento nel mondo del fitness, dove l’immagine del bodybuilder, con muscoli voluminosi, è stata sostituita da quella del fisico definito con addominali in vista, raggiungibile appunto con questo tipo di allenamento. Per questo il Calisthenics sta avendo tanto successo fra i giovani, sempre attenti al cambiamento e alle tendenze dei modelli che la società propone».
Come si specializza un coach? E quali sono i benefici maggiori di questa pratica?
«Insegno Calisthenics a Rimini con la scuola I’M Training ormai da più di quattro anni e ritengo sia molto importante una continua formazione specialistica da parte di tutti quegli istruttori che vogliono intraprendere l’insegnamento del corpo libero. Il nostro centro è affiliato a Burningate, l’ente formativo più importante con corsi attivi su tutto il territorio nazionale, e di cui il mio collega Manuel Stella è socio fondatore. Gli esercizi del Calisthenics prevedono tutti i tipi di contrazione muscolare: concentrica, eccentrica ed isometrica. Inoltre, coinvolgono tantissimo gli stabilizzatori e permettono di migliorare la capacità di equilibrio. Per questi motivi sono esercitazioni assolutamente complete che permettono di raggiungere obiettivi come la perdita di massa grassa, il guadagno di massa magra, oltre a una risoluzione dei vizi posturali e di eventuali disequilibri a livello posturale».
Pensa che in futuro questo movimento possa allargarsi ancora?
«Credo che ci siano tutti i presupposti per continuare a diffondersi ed affermarsi come attività fisica per il miglioramento della salute e della propria qualità di vita. Sicuramente di grande aiuto è il sostegno dato dai media come trasmissioni televisive e radiofoniche che aiutano a far conoscere queste nuove attività alla popolazione, al fine di sensibilizzare sempre più persone al movimento e allo stare in forma».
Nicola Luccarelli