Si è spento all’età di 67 anni Walter Nicoletti, allenatore di calcio santarcangiolese. E’ morto oggi all’alba all’ospedale “Infermi” di Rimini dove era ricoverato da qualche giorno.
Nella sua carriera di tecnico allenò il San Mauro, il Savignano e la Santarcangiolese. Dal 1985 all’89 fu alla guida della Vis Pesaro, vincendo due campionati consecutivi, l’Interregionale nel 1986 e la Serie C2 l’anno seguente. Passò poi in Sicilia al Giarre, che condusse al 3º posto in Serie C1.
Nel 1990 ottenne la sua prima panchina in Serie B, quella del Taranto, che guidò per due stagioni. L’anno seguente fu all’Empoli in Serie C1, quindi per alcuni mesi il Pisa in Serie B, prima di far ritorno all’Empoli in terza serie. Dal 1995 al ’99 fu sempre in C1: un anno a Trapani, due con il Gualdo (che portò in semifinale play-off per la B) e uno a Livorno.
Nicoletti sulla panchina del Taranto
Nel 1999 tornò nella serie cadetta con il Cesena, dove fu protagonista di un insolito esonero: licenziato all’indomani della partita di andata dello spareggio con la Pistoiese per la permanenza in Serie B, persa a Pistoia 3-1. A Nicoletti l’esonero fu comunicato la mattina seguente, mentre il tecnico era regolarmente al lavoro per preparare la difficile rimonta. Nelle due stagioni successive du ancora in Serie B proprio sulla panchina della Pistoiese. Nel 2002 ancora in Serie C1 allo Spezia; in seguito, dopo un anno di inattività, fu sulle panchine di Lucchese e SPAL sempre in Serie C1.
Terminata l’attività di allenatore, divenne docente di Tecnica Calcistica presso il Centro Tecnico di Coverciano e Consigliere dell’Associazione Italiana Allenatori Calcio, presieduta da Renzo Ulivieri.
Nel marzo 2013 fu invitato dal Comune di Santarcangelo di Romagna in occasione della presentazione di un libro dedicato agli 85 anni del calcio cittadino.
Fra i primi a commemorarlo, i tifosi del Taranto: “Romagnolo dall’animo gentile – scrivono commossi sulla pagina Facebook di un’emittente locale – persona educata, preparata e sensibile. La vita gli ha riservato molte sofferenze, come la perdita della moglie molto giovane”.
