Le vicissitudini dei biancorossi stanno tenendo banco in città. Ma come se la passano le altre romagnole calcisticamente parlando?
Tralasciando il Cesena che veleggia, non senza scossoni a dire il vero, nel mare sicuro dei diritti tv targati serie B, è interessante osservare da vicino la situazione del Santarcangelo in cui sino a pochi mesi fa si disputava un derby abbastanza sentito dalla tifoseria. Non sono emersi particolari problemi, pubblicamente, in merito all’iscrizione al campionato di Lega Pro, anche se la rinuncia del primo allenatore incaricato ha fatto pensare che qualche cosa di problematico ci potesse essere dietro all’apparente situazione idilliaca.
Al momento la squadra è fresca di ritiro ed è alla ricerca di pedine importanti sul mercato in pieno svolgimento, situazione tutto sommato tranquilla.
Poco più su, facendo un saltello sopra alla zona franca di serie B, troviamo i galletti del Forlì, in regola con l’iscrizione al campionato di serie D, ma in caccia di un posto in vista dei possibili ripescaggi in Lega Pro (che sta per tornare alla vecchia denominazione di Serie C).
Difficile sapere quante possibilità hanno i forlivesi di essere ripescati. Sui siti specializzati ci sono fior di graduatorie che alimentano o smontano le speranze di tante squadre in merito a possibili ripescaggi, ma le Leghe interessate dirameranno le graduatorie ufficiali solo a ranghi completi in tutti i campionati e con tutte le formali richieste alla mano. Anche all’ombra di San Mercuriale si dovrà attendere ancora un po’.
E dire che per ritrovare la serie D il Forlì anni fa passò un anno praticamente senza calcio. Fondò una società in Terza Categoria che poi si fuse con la rappresentativa di un paesello confinante che però possedeva il sospirato titolo sportivo di quarta serie (anzi, ai tempi la quinta, visto che esisteva ancora la C 2).
In Serie D troviamo anche San Marino, Ravenna, Ribelle Sammaurese e Imolese, tutte regolarmente iscritte al campionato e già in ritiro. Se il Rimini sarà in questa categoria, il dettaglio sull’essere o meno in ritiro diventerà importante: calarsi ai primi di agosto nel compito di costruire una squadra dignitosa in questa categoria con 10 /15 giorni di ritardo sulle altre col campionato in partenza il 4 settembre, non sarà impresa facile e preluderà ad un campionato in salita, quantomeno all’ inizio.
La Ribelle, data in difficoltà per molti giorni, pare essere riuscita a sistemare le cose.
Il Ravenna, dopo anni di anonimato in Promozione e in Eccellenza, dall’anno scorso gioca in Serie D. Storia travagliata e molto simile a quella attuale riminese, quella dei giallorossi, che sono ripartiti anni fa due volte dalla Serie D e una terza dalla Promozione.
Ultima menzione per il Bellaria Calcio, diventato a sua volta un derby fisso degli ultimi anni per i biancorossi riminesi. Ripartirà dal campionato di Eccellenza, dopo la retrocessione patita qualche mese fa.
Una ripartenza per i bellariesi non semplice, dopo un campionato complicato non solo sul campo, ma anche dietro la scrivania, con cambi repentini di dirigenti e di allenatori senza che peròil traguardo della salvezza fosse agguantato.
Eccellenza: un campionato che per scaramanzia adesso a Rimini si fatica anche solo a nominare. Ed è per questo che non mi ci addentro nei meandri in cerca delle altre romagnole, che per il momento mi auguro toccheranno al Bellaria e non ai biancorossi.
Momento di transizione e di incertezza per il Rimin , momento che andremo a filtrare con gli occhi e col cuore dei tifosi biancorossi nel prossimo pezzo.