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Calcio, il difensore Luca Cenci: ‘La promozione con il Bellariva è una mia rivincita personale’

Una promozione dal sapore agrodolce per Luca Cenci, perno della difesa del Bellariva. Nell’ultima partita della stagione regolare, infatti, quella che ha consacrato campione la formazione di Denis Morolli vittoriosa per 2-1 al Carlo Brigo di Morciano contro la seconda della classe, il centrale si è infortunato al ginocchio in maniera grave: lesione del legamento crociato anteriore destro. Sarà operato a fine mese dal dottor Marco Fravisini.

“E’ stata una bella soddisfazione salire in Promozione – esclama Cenci – anche perché questa è la mia prima promozione in carriera. La soddisfazione diventa più grande in quanto nella scorsa stagione militavo nel Morciano e a fine campionato non sono stati riconfermato pur essendomi trovato bene perché il club cercava un centrale più forte per vincere. Mio malgrado le nostre strade si sono separate, fa parte del gioco, e a vincere è stato il Bellariva che mi ha dato fiducia e per questo ringrazio il mister e la società tutta. La promozione ha quindi per me il sapore di una rivincita personale”.

Cosa ha fatto la differenza?

“Quando sono arrivato il traguardo era la salvezza, ma ho capito subito che si sarebbe potuto fare bene. Il motivo? Quando hai un bomber come Leo Bargelli che la stagione prima ha segna 23 gol sei un pezzo avanti. Il gruppo era ottimo, il mister di valore, si trattava di disegnare al meglio l’assetto difensivo e direi che ci siamo riusciti visto che con sole 23 reti subite siamo stati la difesa meno battuta del girone H subendo appena tre sconfitte. Molte partite le abbiamo vinte 1-0, il segnale giusto per primeggiare. Le goleade non servono, serve la costanza di rendimento. Dopo il colpaccio di Bagno di Romagna per 1-0 a cui ha fatto seguito un filotto di vittorie, ho capito che saremmo potuti arrivare in fondo mentre Gatteo e Morciano rallentavano. Inoltre abbiamo avuto il miglior rendimento esterno con 34 punti su 61 e bomber Bargelli si è migliorato toccando quota 30 reti”.

Come è avvenuto il suo infortunio?

“In maniera accidentale. Dopo un normale contrasto di gioco, ho appoggiato male il piede a terra e si è girato il ginocchio. Lì per lì ho continuato a giocare e anche quando sono uscito non credevo di essermi rotto il legamento, l’amara sorpresa è avvenuta al lunedì dopo gli accertamenti dignostici. Peccato, questo infortunio ha rovinato la festa promozione ed il mio futuro immediato visto che per sei mesi non potrò scendere in campo. Peccato, qualche squadra si era già fatta avanti nel caso in cui il Bellariva non mi avesse riconfermato. In attesa di scendere in campo sarà la mia fidanzata Yara a dovermi sopportare”.

Lei ha giocato in Promozione. Che cosa serve al Bellariva per ben figurare?

“Io penso che non ci sia bisogno di rivoluzioni, la base è buona: su questo gruppo che ha dimostrato solidità, valori tecnici e umani, possono essere inseriti dei rinforzi per rendere più competitiva la squadra”.

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