A Rimini un buon numero di sanitari sospesi perchè non vaccinati possono tornare al lavoro avendo regolarizzato la loro posizione. Secondo quanto comunica AUSL Romagna, complessivamente restano senza stipendio e funzioni 229 operatori tra dipendenti e convenzionati. Erano 245 la settimana scorsa di cui 87 a Rimini. Dei 16 sanitari rientrati nei ranghi, ben 13 sono riminesi.
Fra i dati del report riferito al periodo dal 24 al 30 gennaio, Rimini spicca poi per numero di classi in quarantena: sono state 594, il numero più alto dei quattro distretti romagnoli; la settimana precedente erano state 496.
Sono stati eseguiti 70.563 tamponi (molecolari e antigenici) registrando 29.233 nuovi casi positivi (41.4%). “Dopo 4 settimane di aumento in relazione alla diffusione della cosiddetta variante Omicron, per la prima settimana si registra una diminuzione dei nuovi casi sia in termini assoluti (- 7948) che percentuali. In calo anche il tasso d’incidenza totale dei nuovi casi negli ultimi sette giorni /100.000 abitanti in tutti i distretti”, spiega AUSL della Romagna.
La provincia di Rimini anche questa settimana è al secondo posto dopo Ravenna; fra i suoi Comuni salta all’occhio il dato di Santarcangelo.
Il tasso di occupazione di posti letto da parte di pazienti affetti da COVID è in lieve calo rispetto alla scorsa settimana ed in totale sono ricoverati 489 pazienti, di cui 29 in terapia intensiva. “Considerando l’andamento dei nuovi casi, dei ricoveri totali , dei ricoveri in terapia intensiva e decessi da inizio pandemia si vede come a differenza delle ondate precedenti l’aumento considerevole dei nuovi casi delle ultime settimane non ha corrispondenza di ricoveri e decessi
in egual modo, grazie alla diffusione della vaccinazione”, sottolinea l’Azienda sanitaria.
Intanto si segnalano nuovi focolai negli ospedali e nelle residenze per anziani. In Provincia di Rimini sono 2 quelli nei reparti e 5 nelle RSA.
I vaccinati al 31 gennaio sono 891.908 con prima dose, 826.217 con seconda dose e 494.777 con terza dose, a cui vanno aggiunte 103.796 dosi somministrate dai MMG. Rimini si conferma per l’ennesima volta la provincia meno vaccinata della Romagna, così come ritornalo le notevoli differenze fra Comune e Comune.
Rimini nell’ultima settimana risulta invece al primo posto nella triste graduatoria delle vittime.
“I dati della settimana presa a riferimento – commenta Mattia Altini, direttore sanitario di Ausl Romagna – indicano per la prima volta, una diminuzione dei nuovi casi, dopo la costante impennata registrata nelle ultime quattro settimane. Sono in leggera diminuzione anche i ricoveri totali, sia nei reparti ordinari e che nelle terapie intensive. Tutto ciò ci conforta e ci auguriamo davvero che sia una tendenza che troverà conferma nelle prossime settimane. Se oggi, dopo settimane intense e impegnative, possiamo tirare un respiro di sollievo lo dobbiamo innanzitutto alla importante copertura vaccinale presente sul nostro territorio, che ha permesso di ridurre l’impatto sui ricoveri ospedalieri”.
“Se i casi che abbiamo registrato in queste settimane li avessimo avuti nella prima ondata, quando non c’erano ancora i vaccini, avremmo pagato un tributo pesante per tassi di mortalità ed ospedalizzazioni. Questo dobbiamo averlo ben presente e mi rivolgo in particolare alle persone che ancora mancano all’appello nella copertura vaccinale. Non è mai troppo tardi. Se vogliamo cercare di metterci alle spalle la pandemia, ancora in corso, l’unico antidoto è il vaccino. Il traguardo da raggiungere resta quello di aumentare la copertura vaccinale in particolare nei bambini e nei ragazzi che sono la fascia di età con l’incidenza più alta. Molti di loro si stanno vaccinando ma occorre velocizzare. Vogliamo poterci buttare alle spalle questi interminabili e drammatici anni di convivenza con il virus”, conclude Altini.