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Cade dalle scale di una gelateria e muore, condannate le due titolari

Nel 2018 tragedia in un bar gelateria in viale Regina Elena, ad angolo con viale Scilla, dove una cittadina rumena di 62 anni, da anni residente a Rimini cadendo rovinosamente dalle scale ha perso la vita.

All’origine del dramma un piccolo errore della signora: la donna, infatti, si era diretta verso quella che pensava essere la porta del bagno, e, mosso il primo passo per entrare nella stanza, si è imbattuta inaspettatamente in una rampa di scale, ruzzolando giù a terra.

Il battente infatti non era quello della toilette come credeva, ma quello per accedere al seminterrato, situato proprio a fianco della porta del bagno. Si è quindi imbattuta improvvisamente in una scalinata, perdendo il controllo e scivolando giù dai gradini. A causa dei forti colpi subiti, la donna ha riportato gravi traumi.

La Procura aprì un’indagine che si concluse ad ottobre del 2020 con la richiesta di omicidio colposo. L’inchiesta della Procura contestava ai titolari della gelateria la mancata segnalazione del locale privato, la chiusura della porta che dava sulle scale e le stesse scale che era pericolosa.

Ora la sentenza del Tribunale di Rimini. Sono state condannate entrambe a 5 mesi e 10 giorni di reclusione, pena sospesa, per omicidio colposo in concorso. Le due socie, una lombarda di 58 anni e una argentina di 42, residenti a Rimini, difese dall’avvocata Giovanna Ollà, hanno sempre parlato di una tragica fatalità.

La gelataeria da allora è rimasta chiusa

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