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Bruciano potature e inceneriscono boschi e baracche, denunce a Montefiore e Santarcangelo

In questo periodo di emergenza non è consentito alcun tipo di fuoco. Un divieto che in tanti nelle campagne continuano a ignorare e che hanno costretto i Carabinieri forestali a intervenire più volte.

Come a Montefiore Conca, in località San Felice, dove i militari della pattuglia della Stazione  di Morciano di Romagna sono intervenuti su un incendio che, per fortuna e grazie al pronto intervento dei Vigili del Fuoco, è stato limitato ad un’area di 300 metri quadri e a pochi alberi e arbusti, ma che avrebbe potuto interessare un’area di bosco molto più estesa.

Il fuoco ha avuto origine da un grosso cumulo di potature, radici e foglie acceso all’interno del bosco. E’ stato avvistato dalla pattuglia dell’Arma  che ha richiesto l’aiuto dei Vigili del fuoco. Ad appiccare le fiamme era stata una coppia di coniugi sessantenni: intendevano eliminare così il materiale senza averne alcun titolo.

Oltre al reato specifico in concorso i due sono stati denunciati anche per essersi allontanati senza giustificato motivo dal proprio domicilio distante circa 300 metri nonostante i divieti connessi all’emergenza codid-19. I due si sono giustificati affermando che “stavano facendo le focheracce per eliminare un po’ di potature” aggravando ulteriormente la loro posizione in quanto i roghi consentiti per dare memoria di una festa tradizionale (vietata quest’anno a causa dell’emergenza sanitaria) sono autorizzati solo ed esclusivamente in relazione a tale scopo e non per consentire uno smaltimento irregolare di rifiuti.

A Santarcangelo i Carabinieri della Stazione CC Forestale di Rimini sono intervenuti insieme ai Vigili del Fuoco per un incendio che aveva interessato alcune strutture il legno e in lamiera nei pressi di una casa colonica. Anche qui all’origine c’era un falò illecito di un grosso cumulo di erbe e potature lasciato incustodito, che si è propagato poi nei campi fino a raggiungere le baracche. Sarà denunciato alla Autorità Giudiziaria per incendio colposo un cittadino di nazionalità slovacca residente in Santarcangelo, autore del rogo incustodito. Sono inoltre in corso ulteriori verifiche per verificare la legittimità edilizia delle strutture presenti”.

Anche per il succedersi di episodi come quelli descritti la REGIONE EMILIA ROMAGNA HA VIETATO CON DECRETO N 43 del 20/03/2020 QUALSIASI TIPO DI FUOCO.

– Considerato inoltre che la pratica dell’abbruciamento controllato del materiale vegetale di risulta dei lavori forestali e agricoli può causare l’innesco di incendi boschivi e di vegetazione e portare infortuni anche gravi che potrebbero necessitare di cure ospedaliere o di pronto soccorso, e che pertanto comporta una notevole attività a presidio del territorio per il monitoraggio dei fuochi da parte dei Carabinieri forestali e dei Vigili del fuoco (che vengono distolti da altre potenziali emergenze) nonché un possibile aggravio per il sistema sanitario;
– Ritenuto pertanto necessario, per le motivazioni sopra addotte e al fine anche di ottemperare alle disposizioni tese alla limitazione della circolazione delle persone (non rappresentando detta pratica uno stato di necessità) sospendere lo svolgimento dell’abbruciamento controllato del materiale di risulta dei lavori forestali e agricoli per tutta la durata dell’emergenza;
Si ordina

Il divieto, senza eccezioni, dell’abbruciamento del materiale vegetale di risulta dei lavori forestali e agricoli. Sino alla cessazione dello stato di emergenza non si applicano i permessi previsti dall’articolo 58 del Regolamento forestale regionale n. 3/2018

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