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Bozza decreto sostegni: per il turismo poco o niente

Il governo sta predisponendo il “decreto sostegni”. Il primo del governo Draghi e non si chiamano più “ristori”. La bozza contiene proposte che possono essere oggetto di modifiche.

Ristori, le percentuali in base al fatturato

Il decreto prevede un sistema di rimborso percentuale in funzione della perdita di reddito e parametrato al volume di fatturato. Il contributo a fondo perduto spetta a condizione che l’ammontare del fatturato e dei corrispettivi dei mesi di gennaio e febbraio 2021 sia inferiore ai due terzi dell’ammontare del fatturato e dei corrispettivi dei mesi di gennaio e febbraio 2019.

Nel dettaglio, del 20 per cento per aziende con ricavi fino a 400 mila euro, del 15 per cento per quelle fino a  un milione e del 10 per cento fino a un milione, con un tetto minimo e massimo per gli indennizzi rispettivamente di di 1000 euro  per le persone fisiche (2000 per i soggetti diversi) e 150 mila euro.

Complessivamente, per il solo capitolo sostegni, il governo mette sul piatto 9,4 miliardi di euro per il 2021. Se questi parametri rimarranno anche nella stesura finale saranno fortemente penalizzate tutte le attività stagionali legate al turismo. In particolare il turismo balneare: ovviamente nei mesi di gennaio e febbraio la stragrande maggioranza delle attività sono chiuse e pertanto non c’è perdita di fatturato. Ma anche per le città d’arte gennaio e febbraio non sono certo mesi di punta. Solo le località sciistiche potrebbero contare su aiuti significativi.

Blocco licenziamenti

La bozza di decreto prevede di prorogare il termine del blocco dei licenziamenti al 30 giugno, confermando anche la cassa integrazione per l’emergenza Covid per tutte le aziende. L’ammortizzatore sociale, gratuito per le imprese in difficoltà, seguirà l’andamento del blocco dei licenziamenti, ma se per le piccole e medie imprese potrebbe essere prorogato anche a fine anno, per industria ed edilizia in estate si potrebbe tornare alla cassa integrazione ordinaria.

Stop alle cartelle esattoriali fino al 30 aprile

La bozza del decreto sancisce che i versamenti legati alle cartelle esattoriali sono sospesi fino al 30 aprile. Ma riparte la macchina della riscossione con la notifica dei nuovi atti. Le scadenze sospese andranno saldate «entro il 60esimo giorno» dal termine della sospensione. Nella bozza si prevede anche la modifica delle scadenze per le rate della rottamazione e del saldo e stralcio. Le rate saltate finora e relative al 2020 andranno saldate entro il 31 luglio, quelle relative al 2021 (febbraio, marzo, maggio e luglio) entro il 30 novembre.

La bozza del decreto si compone di 26 articoli e una cinquantina di pagine che, oltre ai ristori, spaziano dai congedi parentali da rinnovare con effetto retroattive, fino a risorse aggiuntive per il trasporto locale e norme per il potenziamento degli asili nido. Il decreto stanzia inoltre 2,1 miliardi per i vaccini e l’acquisto di farmaci per la cura del Covid-19. Più in dettaglio 1,4 miliardi saranno destinati ai vaccini e 700 milioni ai farmaci, Remdesivir e monoclonali (rispettivamente 300 e 400 milioni di euro). Vengono inoltre stanziati 345 milioni per il coinvolgimento dei medici di famiglia nella campagna vaccinale e 51,6 milioni per prorogare fino al 31 marzo i Covid hospital.

Arrivano risorse aggiuntive per gli enti locali, il decreto stanzia un miliardo aggiuntivo per l’esercizio delle funzioni degli enti locali e 600 milioni per le autonomie speciali. Una mano alle Regioni arriva anche sul fronte del trasporto pubblico, per cui si prevede un finanziamento di 800 milioni mentre ai Comuni vanno anche altri 250 milioni per il “ristoro parziale” delle mancata entrate della tassa di soggiorno e del contributo di sbarco.

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