Il 22 marzo AUSL Romagna aveva segnalato 20 guarigioni dal covid in provincia di Rimini. Il giorno seguente sono state 583, il 24 marzo 507, ieri 25 marzo sono state 393. Cos’è successo?
Purtroppo non si tratta dell’arrivo di una nuova miracolosa cura, né il virus è diventato improvvisamente più benevolo. E’ semplicemente l’effetto di un’ordinanza regionale che è scaduta e non è stata rinnovata.
Infatti, dal 23 marzo per concludere la quarantena e dichiarare un paziente guarito non c’è più l’obbligo di esibire un tampone negativo. Giunti al 21esimo giorno di isolamento senza sintomi da almeno una settimana si è automaticamente fuori dalla malattia.
Lo ha spiegato nei giorni scorsi l’assessore alla Sanità della Regione Emilia-Romagna Raffaele Donini: l’obbligo del tampone negativo era stato introdotto in via precauzionale quando ancora non erano chiari i comportamenti delle nuove varianti del virus nella terza ondata. Gli studi hanno accertato che anche la variante inglese, attualmente la più diffusa, dopo 21 giorni ha esaurito le sue potenzialità di contagio.
Si è quindi deciso torna quindi al modello standard, lasciando decadere l’ordinanza firmata a suo tempo dal presidente Bonaccini più restrittiva rispetto alle norme nazionali.