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Bonaccini sugli spostamenti: “Niente via libera, ma consentire ricongiungimenti in alcuni casi”

Bonaccini torna a parlare di regole restrittive e deroghe richieste al Governo per le prossime feste natalizie. Intervistato da Radio Capital il Presidente della Regione ha premesso di «Condividere la gran parte delle misure che il Governo ha adottato perché tutto ci possiamo permettere meno che rischiare di riprecipitare in una curva dei contagi che si rialzi. L’Emilia-Romagna è stata zona arancione solo per una ventina di giorni. Se siamo tornati zona gialla e’ grazie alle misure restrittive».

Bonaccini ha ribadito la sua richiesta per i tre giorni festivi (Natale, Santo Stefano e Capodanno) in cui non ci si può spostare dal proprio Comune. «A Roma, Milano o Bologna- ha ricordato ci si può spostare di decine di chilometri per pranzare magari col papà o il nonno solo. Ma abbiamo casi, essendo l’Italia un paese di piccoli o piccolissimi Comuni, in cui non si possono fare 500 metri perché c’è il confine. Non dico che bisogna dare il via libera a tutti, sarei un irresponsabile, ma in alcuni casi di ricongiungimento famigliare, per non lasciare solo una persona anziana o bisognosa, mi pare che il buon senso potrebbe spingere a quello che mi pare il presidente del Consiglio stia valutando». E poi la richiesta: «non mi permetto di dire al Governo cosa deve fare, ho detto solo di valutare quale può essere un criterio molto semplice e non che permetta di fare spostare masse di persone per permettere in casi particolari che una persona non rimanga da sola».

«Siccome è difficilissimo normare queste cose quando il tema è prendere decisioni uniformi- afferma ancora il presidente regionale- comprendo perfettamente la difficoltà, infatti non ho chiesto di rivedere le misure restrittive che il Governo ha preso, assolutamente». Quanto ai ricongiungimenti nei piccoli comuni «se sarà possibile credo che sarebbe utile, se non sarà possibile non possiamo metterci a litigare per queste cose».  Bonaccini si è espresso anche in merito alla terza ondata di contagi. «Non sono né un medico né uno scienziato. Leggo, sento, ascolto: molti dicono che la terza ondata è probabile. Il problema non è la terza ondata sì o no, il problema è come o quale terza ondata. Se è una terza ondata con un aumento della curva epidemiologica molto alta, è un bel problema, se fosse una terza ondata lieve sarebbe tutt’altra cosa». Ha poi spiegato Bonaccini.

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