Cerca
Home > Ultima ora politica > Bonaccini: “Patentino vaccinale? Pensiamoci, potrebbe essere boomerang”

Bonaccini: “Patentino vaccinale? Pensiamoci, potrebbe essere boomerang”

“Non ci ho messo la testa per avere una opinione definita. Ne comprendo la proposta ma credo meriti un supplemento di discussione”. Così, intervenendo su Rainews 24 il presidente dell’Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, ha replicato a chi gli chiedeva un commento sull’ipotesi di predisporre un patentino vaccinale. Ad ogni modo, ha argomentato, “state parlando con un presidente di Regione che quattro anni fa introdusse nella sua regione” nella fascia 0-3 anni, “l’obbligatorietà, per essere iscritti ai nidi pubblici e privati, di essere vaccinati. Al di là di qualche protesta, di qualche espressione maleducata la stragrande parte delle famiglie ha applaudito quella scelta e oggi siamo tornati abbondantemente in tutti gli asili nido della nostra regione sopra la soglia” di rischio e “siamo al 97%-98% di copertura vaccinale. A livello nazionale ho avuto dubbi anche io a immaginare di proporre io stesso l’obbligatorietà, in questo caso. Non vorrei fosse un boomerang al contrario: noi dobbiamo però dire a tutti che sono i vaccini e saranno i vaccini, oltre ai nostri comportamenti, ciò che ci farà uscire da questo incubo e rivedere la luce”.

“Al netto delle opinioni di ognuno, saranno i vaccini che, il prossimo anno, ci permetteranno di sconfiggere il virus. Non di impedirne la circolazione ma di impedire che le persone si ammalino o come accaduto troppo spesso, persino ci lascino la vita”, ha proseguito Bonaccini sempre su Rainews 24. Replicando a chi gli chiedeva un commento sull’importanza di tutelare la salute ma anche di agire a tutela dell’economia, il governatore emiliano romagnolo ha osservato che “la prima cosa da fare è sconfiggere la pandemia sanitaria ma bisogna evitare che, dopo, arrivi una pandemia economica e sociale e questo rischio c’è tutto. Mi auguro che, da un lato, la contemporaneità dei vaccini su larga scala e l’arrivo della primavera-estate” con temperature più alte aiutino. “Abbiamo ancora da lavorare molto – ha aggiunto Bonaccini – ma io confido che se i vaccini, e su questo pretendiamo garanzie, arriveranno nei tempi previsti si comincerà via via nei prossimi mesi ad arrivare vicini a quella immunità di gregge che gli esperti indicano tra il 70% e l’80% della popolazione”.

Ultimi Articoli

Scroll Up