Cerca
Home > Economia > Bonaccini: “Ok green pass per ristoranti ma serva anche per riaprire discoteche”

Bonaccini: “Ok green pass per ristoranti ma serva anche per riaprire discoteche”

Quello sul green pass è un “buon compromesso” anche per la stagione turistica in Romagna, partita “alla grande”. Tra gli operatori turistici della riviera la “gran parte credo comprenda e condivida”, dice il presidente dell’Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, stamane a Radio anch’io su Radio 1. L’unica riserva è sulla discoteche: Bonaccini ribadisce che le avrebbe aperte utilizzando la certificazione verde anti-Covid. “Stanno proliferando feste private nelle quali nessuno controlla nessuno. Forse il green pass, con un contigentamento degli ingressi limitati permetterebbe di avere più controllo”, sottolinea il presidente.

Per il resto “io parlo con tanti ristoratori, in realtà credo comunque sia una misura compresa ed adeguata al fatto di evitare di far circolare ulteriormente i contagi”, dice il presidente. Questi “stanno crescendo, inutile girarci attorno. Per fortuna le terapie intensive, parlo della mia regione, crescono pochissimo e sono tutte persone non vaccinate, così come i ricoveri nei reparti Covid che stanno crescendo dopo mesi di calo riguardano persone non vaccinate o vaccinate con la prima dose. Il tema – evidenzia dunque Bonaccini – è che il green pass serve proprio ad evitare il fatto che il propagarsi del virus possa portare poi alla chiusura di attività che oggi sono finalmente permesse”.

Il decreto che entra in vigore oggi “mi pare che complessivamente sia anche un punto di incontro tra le richieste delle Regioni e il Governo. A me – afferma ancora il presidente della Regione – pare davvero un provvedimento equilibrato, poi ognuno di noi può avere dei punti di vista. Io ad esempio sugli impianti sportivi al chiuso mettendo i posti a scacchiera sarei arrivato al 50% e non al 35%, ma intanto è più del 25% come era previsto”. Ma “complessivamente mi paiono misure che sono volte a voler evitare di chiudere o restringere ulteriormente attività economiche che avevano sofferto e patito tanto, ma in sicurezza”.

E per i più giovani, “Tra i 12 e i 19 anni, la fascia che deve andare a scuola, abbiamo bisogno di una campagna di vaccinazione dove a mio parere bisognerebbe far vaccinare senza la prenotazione, per invitarli a farlo”. Dice Bonaccini, parlando stamane su Rai Radio 1. “Da quando è stata data la notizia che sarebbe stato introdotto il green pass nella mia regione – ricorda il presidente – sono corsi a prenotarsi tantissimi ragazze e ragazzi”.

Per quanto riguarda i tamponi, Bonaccini chiarisce che la gratuità completa rischierebbe di rallentare la propensione a vaccinarsi. Certo occorre “tenere livelli di costi che siano molto bassi. In ogni caso valuteremo se sarà possibile prendere ulteriori provvedimenti nelle prossime settimane”.

(Agenzia DIRE)

Ultimi Articoli

Scroll Up