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Bonaccini: “Lockdown all’austriaca? Va discusso. In terapia intensiva solo non vaccinati”

«Non so più cosa debba succedere per convincere le persone a vaccinarsi. Basta andare nei paesi dell’est dove la situazione è tragica. E in Emilia Romagna se siamo ancora lontani dalla zona gialla e negli ospedali non c’è emergenza e perchè tante persone si vaccinano”. A parlare è il presidente della Regione Stefano Bonaccini intervenuto questa mattina a Mattino Cinque. Bonaccini ha parlato anche dell’ipotesi di lockdown per i non vaccinati  «Un lockdown alla austriaca se la situazione peggiorerà andrà discusso. Non saprei al momento».

«Intanto- ha poi detto Bonaccini – penso che la prima cosa da fare sia proseguire sulle vaccinazioni. L’Italia, che veniva un po’ presa in giro all’inizio di quest’anno oggi è un esempio a livello internazionale per numero di vaccinati». Per il governatore è su quel fronte che bisogna insistere”. 

Stiamo reggendo ancora bene sul fronte ospedaliero unicamente perché tante persone si vaccinano“, ha spiegato ancora il governatore “ricordando la vicinanza del traguardo del 90% degli emiliano-romagnoli vaccinati con una dose dell’88% con due. Negli ultimi 10 giorni, ricorda il governatore, in Emilia-Romagna abbiamo ricoverato nei reparti Covid un centinaio di persone in più, ma siamo ancora al 4% di occupazione nelle terapie intensive e al 5% nei reparti Covid, ben lontani dal 10% e dal 15% che e’ la soglia per evitare la zona gialla”.

Nelle terapie intensive, inoltre, “sono quasi esclusivamente non vaccinati, ma da mesi. Oggi abbiamo una quarantina di ricoverati in terapia intensiva, un anno fa avevamo più di quattro volte i contagiati e più di quattro volte i ricoverati”. Nei reparti Covid “oggi siamo a 400 circa, eravamo sopra i 4.000. Viene ricoverato anche qualcuno che è vaccinato da più di sei mesi, ma tra i casi gravi sono quasi esclusivamente persone non vaccinate”. Dall’ inizio di dicembre si attende un vero e proprio scatto sulle terze dosi di vaccino anti-Covid, con ampliamento fino ai 40enni. “Noi stiamo attrezzandoci- informa Bonacciniper avere un hub vaccinale in ogni provincia, coinvolgendo medici di medicina generale e farmacie. Bisogna accelerare perché le terze dosi sono utili“.

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