Per la Fiera di Bologna arriva un soccorso inatteso: quello del Comune di Parma, guidato dal sindaco ex pentastellato Federico Pizzarotti.
Il Comune di Bologna aveva lanciato un aumento di capitale in vista dell’inevitabile confronto con Rimini, ormai IEG assieme a Vicenza, quando e se sarà il momento della holding regionale delle fiere vagheggiata da anni. Ma i soci privati della fiera felsinea – industriali e cooperative – avevao detto di no al sindaco Merola. Restano in campo gli investitori pubblici – Comune di Bologna, appunto, Regione e Camera di Commercio – che ora già possiedono il 52% delle quote. Un ulteriore impegno da parte loro non sarebbe stato semplice.
Ma, a sorpresa, è arrivata una novità: ieri durante una seduta del consiglio comunale di Parma l’assessore al Bilancio Marco Ferretti ha dichiarato: “Stiamo valutando di comprare una quota del capitale di Bologna Fiere”.
Entra così in gioco il terzo polo, il più piccolo, fra quelli che dovrebbe andare a formare la holding unica regionale. E lo fa scegliendo il matrimonio con Bologna, confermando fra l’altro i buoni rapporti fra Pizzarotti e Merola. Parma comunque chiarirà quali vantaggi si attende da questa opzione.
Se l’operazione andasse in porto, la palla tornerebbe ai privati, che potrebbero partecipare all’operazione con impegni meno gravosi.