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Boccia benedice il ticket Sadegholvaad-Bellini: “Ecco il patto per Rimini, dove niente è impossibile”

“Mi raccomando. Nulla si sa, tutto si immagina”. Francesco Boccia se n’è tornato a Roma citando il nume tutelare di Rimini. Il responsabile nazionale del Pd per le autonomie locali, lascia la città di Fellini dopo aver trovato una quadratura del cerchio che sembrava impossibile fino a ieri.

Il ticket Sadegholvaad-Bellini per le prossime elezioni amministrative manda in soffitta le primarie e ricuce le spaccature nel partito. E di nuovo Boccia batte il tasto felliniano: “Jamil piace molto a me e a Letta perché è il simbolo di quello che deve essere il centro sinistra. Jamil è riminese con padre iraniano. Un uomo cresciuto qui di una cultura vasta origini che ricordano il sindaco di Londra moglie afrobrasiliana. E’ la solita Rimini di Fellini”.  E quindi: “Rimini ha bisogno di un centrosinistra europeista, che si batta per la sanità pubblica, la protezione sociale, la transizione ecologica, che fermi un centrodestra rivolto a traguardi opposti. Come diceva Fellini, ‘Nulla si sa e tutto si immagina’ e con Jamil Sadegholvaad e Chiara Bellini vinceremo, rinnovando un patto politico con i riminesi dal 2021 al 2026 parallelamente al rilancio italiano con il Recovery. L’effervescenza riminese, la creatività, l’apertura al mondo e la capacità mettere insieme cultura, turismo, solidarietà e sviluppo sostenibile fanno di Rimini una fucina naturale dei progressisti e dei riformisti italiani. Il mio appello agli altri partiti nazionali alternativi alle destre è quello di condividere con noi questo nuovo sogno di una città che non smette mai di cambiare”. 

“Rimini – ha detto ancora Boccia – non ha mai visto soluzioni imposte dall’alto. E anche questa volta è andata così e ne sono orgoglioso. Nessuna soluzione al ribasso ma un patto politico serio per governare questa città nei prossimi cinque anni”.

Ed Emma Petitti: “Ringrazio Francesco e il partito nazionale che si è messo a disposizione di Rimini. Abbiamo costruito insieme un patto politico programmatico con la consapevolezza che le elezioni di ottobre si giocheranno su temi enormi e inediti. Le prime elezioni dopo la pandemia e durante la gestione del PNRR: occorre un nuovo paradigma per affrontare queste sfide, per uno sviluppo sostenibile e una nuova economia. Il Pd vi deve coinvolgere tutte le sensibilità, in un’unità vera e autentica di fronte a opportunità che sono davvero storiche. m ritrovare la capacità di essere uniti, dando un esempio di buona politica, di verità e di trasparenza. Non c’è nessun patto sottobanco, nessuna mediazione sui nomi. E’ sui temi che ci siamo confrontati e su quelli cercheremo di coinvolgere i partiti, i movmenti, le forze civiche del centrosinistra riminese. E’ stato l’asse politico Pd, sinistra e 5 Stelle con il governo Conte 2 a far ottenere all’Italia quelle opportunità che ora l’Europa ci offre per ripartire”. 

E il suo passo indietro? “Sette mesi fa mi ero messa a disposizione del partito, anche allora in modo trasparente. Oggi sono qui accanto a Jamil e Chiara con lo stesso spirito, con generosità e senza alcun tatticisimo. Mancano tre mesi al voto e un certo punto bisogna decidere. In tanti avremmo preferito le primarie, ma visto che non è stato possibile si poteva scegliere fra la rottura e l’unità. Ho scelto la seconda perchè è,quanto ho sempre perseguito. Con una formula inedita e un po’ all’americana, quella del ticket di due personalità che si candidano a governare insieme”.

“Mi permetto di contraddire Emma – ha replicato Jamil Sadegholvaad – oggi nessuno ha fatto passi indietro, ma tutti abbia,o fatto due passi in avanti e ringrazio di questo la componente DEM. In questi mesi si sono viste contrapposizioni che nel rapporto fra me ed Emma non ci sono mai state; c’è stato sempre invece grande rispetto reciproco. Alla fine ha prevalso l’idea di un nuovo progetto per Rimini nei prossimi cinque anni. Siamo una città complessa; non perchè siamo l’ombelico del mondo, ma abbiamo le nostre particolarità. Ora ci attendono tre mesi di campagna elettorale. Una campagna inedita, estiva, che magari faremo anche sotto gli ombrelloni. Per portare avanti un modello di buona amministrazione che ha fatto tante cose buone negli ultimi 70 anni a Rimini. Non nascondo l’orgoglio di averne fatto parte negli ultimi 10, con la riqualifucazione del centro storico, i lungomari, il PSBO che deve essere completato eliminando finalmente tutti gli scarichi a mare. Ma ora ci saranno da affrontare prima di tutto gli squilibri sociali provocati dalla pandemia, ferite profonde che si sono aperte anche da noi”.

E ancora: “Come l’amministrazione uscente lasciamo un Comune con un debito dimezzato rispetto ai 150 milioni di partenza, a fronte di tutte le opere realizzate. Ma non possiamo certo dormire sugli allori. Lavoro, sostegno a imprese, a donne e giovani che sono quelli ad aver maggiormente sofferto quest’ultimo terribile anno: su questo ci impegneremo, cogliendo le opportunità strardinarie offerte dal piano di ripresa e resilienza. Transizione ecologica e sanità pubblica da sostenere con forza. E’ quanto porremo sul tavolo della coalizione di centrosinistra, che convocheremo subito per cercare la più ampia condivisione su questo progetto”.

Ma il centrodestra? “Insidioso, perchè una nazione stanca e anche avvilita, a livello nazionale porta il vento in poppa a certe sue componenti. Comunque non guardiamo in casa degli altri, il candidato lo decideranno loro e noi siamo pronti a confrontarci sui temi”. 

E su Chiara Bellini candidata a suo vice-sindaco: “Una persona di straordinaria competenza, non iscritta ad alcun artito. Una civica vera che si è sempre impegnata sui temi importanti”.

Chiara Bellini che si presenta così: “Davvero un onore. e uno spavento, per me questa candidatura e ne ringrazio Emma e Jamil. Provengo dalla società civile e dal mondo universitario e quindi sono abituata a lavorare in gruppo. In questi mesi di dibattito anche acceso ho fatto parte e ho anche fondato gruppi come ‘Io sto con Emma’ e ‘Articolo 27’ che hanno visto riscontri che mai ci saremmo aspettati, con centinaia e centinaia di persone che vi hanno voluto aderire. Significa che tanta gente magari delusa e scoraggiata dalla politica vuole però partecipare, per porre al centro certi temi. Temi che ora sono divenuti punti importanti del nostro programma: collegialità e condivisione; piano strategico, quello delle origini; il più ampio allargamento possibile per il centrosinistra. Di nuovo grazie a Emma per il suo gesto. Siamo pronti per fare insieme un bel lavoro”.

La sintesi finale la scrive di nuovo Francesco Boccia: “La fatica della mediazione nella politica è una fatica collettiva che va sempre ricercata e senza i partiti questo livello di confronto non ci sarebbe mai. Qui a Rimini il candidato sindaco del centrosinistra largo sarà Jamil Sadegholvaad, un riminese di padre iraniano sposato con una afro-brasiliana che racchiude dentro la sua vita l’Italia di domani e la bellezza della società aperta di oggi. Sarà sindaco in tandem con la bravissima Chiara Bellini indicata ieri vice, in rappresentanza della vasta e sempre molto attiva società civile riminese. Ieri sera lo ha deciso il partito riminese nel corso di un’assemblea molto partecipata e sentita, dopo settimane di confronto. La politica è dialogo, confronto e sintesi; non può esserci un padrone che decide. Hanno deciso a Rimini dopo un lungo confronto politico con donne e uomini tostissimi che, spesso, non partecipano ai dibattiti nazionali ma che invece hanno il polso delle dinamiche territoriali e che danno cuore al partito: da Gnassi, eccellente sindaco uscente, a Emma Petitti presidente del consiglio regionale dell’Emilia Romagna protagonista di questo successo”.

Mentre il segretario provinciale Filippo Sacchetti conclude: “Da questo percorso che può apparire a prima vista accidentato, esce un Partito Democratico più forte per farsi motore di una coalizione che raccoglierà il testimone di questa amministrazione per rilanciare sulle nuove sfide dei tempi che viviamo in stretta connessione con la comunità locale e rendere Rimini sempre più bella, vivibile e sicura. La sintesi raggiunta ci consegna ora una nuova responsabilità, che affronteremo tutti insieme, coesi, con l’intera coalizione, perché la storia ci dice che è con l’unione e la condivisione che si vincono le sfide più impegnative e si raggiungono gli obiettivi più ambiziosi. Anche quelli che sembrano impossibili. E a Rimini, dove tutto si immagina e si vede in anticipo, niente è impossibile”.

“Siamo quindi contenti di poter finalmente partire a caccia della riconferma e intendiamo aprire fin da subito un grande confronto con la città e tutte le sue anime per costruire la Rimini del futuro.
Non c’è un minuto da perdere”, conclude Saccchetti

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